domenica 25 febbraio 2007

EUCLIDE E LA BICICLETTA


Evidentemente ho destato una certa curiosità con i miei post. Alcuni commentano, altri mi scrivono e, sotto-sotto, sento aleggiare la domanda: “Sì, belle parole… Ma, praticamente, cosa fai a questi stage di cui parli? Qual è la tua metodologia?” A futura memoria posso cominciare a dire questo…a modo mio, naturalmente.

Senza consultare Google, per favore.

Chi di voi sa citarmi il Secondo Teorema di Euclide?
Nessuno, credo. Neppure io. Faccio questa domanda da trent’anni circa e non ho praticamente mai trovato qualcuno che se lo ricordasse. Eppure lo abbiamo studiato tutti, lo abbiamo dimostrato alla lavagna, abbiamo risolto problemi che prevedevano il suo uso.

Dato, però, che il Secondo Teorema di Euclide nella vita reale non serve ad un belino di niente, lo abbiamo messo nello “stanzino delle scope” del nostro cervello, con milioni di altre cose inutili…e ci vorrebbe l’ipnoterapia per farlo emergere da lì.

Ora un’altra domanda: sapete andare in bicicletta? O nuotare?
E quanti libri avete studiato per imparare a pedalare o stare a galla?
Nessuno, vero?
Eppure potete lasciare la bicicletta in cantina anche per vent’anni e quando, poi, risalite sul sellino ricordate perfettamente cosa fare; potete non nuotare per tutta una vita, ma, se avete imparato un tempo e cadete in acqua, sapete esattamente come muovervi.

Perché sono cose che non abbiamo appreso attraverso la ragione, ma attraverso il corpo e le emozioni.
Ciò che imparo con la ragione diventa parte della mia cultura…e lo ricordo solo se lo uso, se mi serve.
Ciò che apprendo per mezzo del corpo e delle emozioni “prelogiche” diventa, invece, parte della mia natura… e non lo posso più scordare.

A volerla far semplice è tutto qui: per questo, negli stage che conduco, non ci occupiamo del Teorema di Euclide: si impara ad andare in bicicletta.

E poi, ovviamente… si pedala.

11 commenti:

elena ha detto...

Una volta mi hai detto che sono una bella persona. Invece io mi sento, più che altro, una pierina la peste che deve sempre contraddire e puntualizzare... forse è la fanciullina che non dorme in me, forse è la mancanza della mia analista... forse è solo che ho bisogno di qualcuno che mi rimetta al mio posto.
Ma per tornare al tuo post: sono d'accordo... quasi. E' vero che del secondo teorema di Euclide non ricordo nulla (già è tanto che mi ricordo che erano tre... ma davvero lo erano?) ed è vero che so ancora nuotare. Però mi spieghi perché mi ricordo perfettamente il teorema di Pitagora (che non mi serve certo quando vado a far la spesa) e non mi ricordo come si fa a guidare una macchina (che invece mi servirebbe di più)? Ho la patente, ma tutte le volte che salgo in macchina come autista mi tremano le gambe e mi imbrano. Cosa c'è che non va in me?
Dopodiché, aspetto con ansia che tu mi rifletta. Voglio proprio vedere come questi ultimi quattro anni di affanni mi hanno ridotto... anzi, a dire il vero credo di saperlo abbastanza... e non mi piace. Ma una volta che mi hai riflesso e che non mi sono piaciuta, che facciamo? Mi presti la katana?
Suerte, Maestro...

Blue ha detto...

Elenaaaa!E vedi che allora vuoi postare per prima?!? ;))
Il secondo Teor di Euclide eh? Dunque questo teorema ci dice che...eheheh!Non me lo ricordo affatto, però ad Elena posso dire che quello di Pitagora è utile saperlo...mi ha salvato in più di un'occasione!!!
Per la macchina,non c'è niente che non va in te:non pensare..., se non pensi a mettere una mossa dopo l'altra ma ti rilassi dimenticando i manuali vedrai che dopo qualche decina di minunti ti tornerà normale. E' pressochè quello che succede quando dopo tanti anni che non nuoti, se per caso ti si cappotta il canotto e cadi in acqua alla sprovvista vedrai che inizierai ad agitarti autoaffogandoti...poi ti ricordi il trucco: rilassarsi!!Ed ecco che stai a galla leggera e ti sembra la cosa più normale del mondo, come se non fosse passato tutto quel tempo. E' solo una questione mentale!Non pensare: adesso accendo la macchina, frizione, ingrano la prima poi la allento piano piano dando gas..ora sarebbe il caso di mettere la seconda.. non fai altro che impanicarti da sola...le tue gambe lo ricordano, traquilla e molto meglio di te!!Ascolta il motore e vai!
Suerte Elena!Namastè amici...

ops!Ho risposto io al posto del Maestro!!Che indisciplinata presuntuosa!!

Equo ha detto...

Contestare, voler capire è sempre sintomo d'intelligenza...quando non è un aspetto del nosreo "io adolescenziale", ma non credo sia il caso di Elena. Il teorema di Pitagora lo ricordiamo tutti perché...ci hanno smarronati, da tante volte che ce lo siamo sentito ripetere. In generale, però, la regola funziona: sino a che ho parlato francese con i miei amici Vietnamiti ero discretamente bravo; oggi lo parlo...come una vacca spagnola. In quanto al guidare...non so che genere di "rifiuto" tu abbia nei confronti di tale pratica ed a cosa la associ inconsciamente... Mi verrebbe da dire che "tremi" all'idea di assumerti la responsabilità della vita altrui...ma, anche in questo caso, altri aspetti della tua persona contraddicono l'analisi. Sei, Elena, uno splendido diamante pieno di sfaccettature...come un po' tutti. Penso anche che la tua percezione di te stessa sia offuscata da ciò che sei stata. Sai: io correvo per venti chilometri in salita con uno zaino pieno di pietre sulle spalle; oggi mi manca il fiato dopo una rampa di scale, le mie arterie pompano poco sangue ai polpacci e le mie innumerevoli fratture passate mi ricordano i bei tempi andati. Non dovrebbe piacermi molto come sono ora...ma è quello che sono e la vita mi ha insegnato molto presto (dato che sono un tappo) che le cose che non puoi cambiare puoi solo inparare ad accettarle. Ad accettarle, bada: non a sopportarle.
In quanto alla Katana... Guarda che il Seppuku (quello che "voi Occidentali" chiamate Harakiri) si fa con il Tanto o, al limite, con il Wakizashi...ma non ti preoccupare: ho anche quelli. :-))

Equo ha detto...

Sì, Blue... ce l'hai fatta a battermi sul tempo. Probabilmente "digitavamo" in contemporanea...ma, sai com'è...l'artrosi... :-))

elena ha detto...

MA COME! Mi aspettavo una ferma dissuasione, invece mi metti a disposizione tutti gli strumenti per i miei "pensieri insani"? Già, pensieri. Mica lo faccio davvero! Poi chi racconta le mie malefatte ai nipotini? Che già non sono poche...
Sto volutamente sdrammatizzando perché hai toccato dei nervi MOLTO scoperti... alcuni li "conosco" e sto cercando di affrontarli, altri... ci giro intorno e non trovo soluzioni... tranne fare lo struzzo e passare il tempo a dormire (così non penso). Più che la percezione offuscata da quello che sono stata, penso che lo sia da quello che ritenevo - e volevo - essere e quello che mi hanno detto che sono. Ma siccome non sei (ancora) il mio analista e soprattutto la mia analisi pubblica potrebbe giustamente non interessare molto gli altri tuoi poveri lettori... sbrigati a mettere in piedi una decina (minimo) di sedute per me! :) Però pensaci bene... sono una tale rottura!
Blue: grazie per i consigli e l'incoraggiamento... ci provo, a rilassarmi. E' lei (la macchina) che si irrigidisce!!! Probabilmente l'associo alla violenza... e non voglio assomigliarle.

Equo ha detto...

Già.E' il problema di molti: si guardano con gli occhi degli altri. "Che mi hanno detto che sono..." Che diavolo vuol dire? Chi è che ha il diritto di dirti "cosa sei?"! Non credo molto (per formazione personale) nelle "terapie" individuali, mi piace l'energia che si sviluppa nei gruppi. Purtroppo è un momentaccio: il mio trasferimento, l'allentamento dei contatti... Insomma: non credo che riuscirò a mettere in piedi uno stage a breve. Ti terrò comunque informata e, prima di allora, avremo sicuramente modo di conoscerci: in fondo ho un figlio che vive a Milano... Nel frattempo...vedremo cosa si può fare... la mia mail ce l'hai.

elena ha detto...

Vero, la tua mail ce l'ho. Ma non ho intenzione di addossarti anche i miei pesi. In gruppo, magari trovi qualcuno che ti aiuta a reggermi... :)
"chi ti vuole bene" ha il diritto di dirti cosa sei - soprattutto se sei qualcosa che non piace o non va bene nemmeno per te, perché così puoi modificarti. Solo che a volte, capita che per il tuo bene ti annichiliscano. Colpa tua che non hai le spalle abbastanza forti, comunque. Inutile cercare scuse nel modello di vita che la società ci propone o nell'ingiustizia che la stessa impone. O cambi, se puoi, se riesci, oppure anneghi. Semplice!

Equo ha detto...

Una delle cose che credo d'aver imparato è che c'è qualcosa di più importante del dire la verità, ed è il come la si dice. Ma ho pochi elementi per valutare la situazione. Venite a prendere un thè da me?

elena ha detto...

Volentieri! Mauro s'è beccato l'influenza ed io... pure... ma, passata quella, quando vuoi! :)

ska ha detto...

Alcuni commentano, altri mi scrivono e, sotto-sotto, sento aleggiare la domanda: “Sì, belle parole… Ma, praticamente, cosa fai a questi stage di cui parli? Qual è la tua metodologia?”

Beh, mi sono risparmiata l'apparire banale...ti stava proprio per arrivare per e-mail questa bella domandina da parte mia...
la sostanza l'abbiamo capita, poi per la tecnica sarebbe bello partecipare...invece mi tocca immaginarlo nel virtualame....quand'è che fai un bel tour?

Equo ha detto...

Uh, Skakkina bella! Tasto dolente...
Come dicevo in un altro commento non "lavoro" da un po' e sono in crisi di carenza...Un tour non servirebbe, credo, ma, magari, mettendo insieme un po' di gente possiamo organizzare qualcosina. Staremo a vedere...intanto vatti a leggere anche la risposta al tuo commento sul "lutto non risolto". Un abbraccione a te ed al tuo ragazzo.