lunedì 22 ottobre 2007

HALLOWEEN


Ci sentiamo quando la Porta tra i mondi si sarà richiusa...

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Tra nove giorni, quindi... =)

nemo ha detto...

UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

Robba12 ha detto...

oddio, si apre qualche porta ??? devo preoccuparmi ?

Equo ha detto...

Il 1° Novembre inizia l'anno celtico, ma Samain aveva anche un altro significato. I Celti temevano che il 1°Novembre le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio. Tutto allora poteva accadere, anche che i morti tornassero dall'aldilà, per unirsi ai vivi e festeggiare con loro. Tuttavia, forse, come in molti riti e credenze delle più svariate culture, in questo timore si cela l'allegoria per una reale apertura di uno spiraglio tra mondi diversi... Forse tra il mondo della Ragione e quello dell'Inconscio? Comunque sia, nella Notte più Lunga dell'Anno, attenti ai pensieri che coltivate ed ai mostri che evocate :-))

Anonimo ha detto...

E fate una lanterna con le zucche... Anticamente, in Irlanda, si facevano lanterne nella notte di "All Hallow's Eve" con delle enormi rape scavate. Molti irlandesi arrivati in America non trovarono rape altrettanto buone per l'uopo e adottarono le enormi zucche arancioni diventate ora famose in tutto il mondo. Servivano (e servono tutt'ora!) per indicare la via agli spiriti, in modo che non rimangano intrappolati in questo mondo. Quindi, siete avvertiti! Se non sapete come fare, potete sempre dare un'occhiata a questo simpatico tutorial... =)

Equo ha detto...

E, sia detto per inciso, il trasformare rape (o zucche) in simulacri di teste rammenta l'uso, sempre celtico, di conservare le teste dei nemici uccisi e di porle a guardia dei villaggi perché allontanassero il Male. Era, in realtà, una forma di rispetto per il valore dell'avversario ed un modo di onorarlo... e placare il suo spirito perché non tornasse a cercar vendetta. Io sarò a Riolo Terme, per confondermi con gli altri "mostri" e dare fuoco al grande simbolo del Male... Chissà se avrà le fattezze di Mastella ? :-))

Anonimo ha detto...

Su questo sito i veneti rivendicano le origini della tradizionale festa:
http://www.venessia.com/curiosita9.htm

con buona pace dei celti e di quant'altri :-)

Equo perchè miri a Mastella? Rischi di sbagliare, mira invece al gruppo.

Ciao Mat

Equo ha detto...

Vorrei far notare a Mat (e, magari, anche agli autori del sito che lui cita) che la grande maggioranza dei Veneti odierni deriva da popolazioni celtiche (i Veneti,appunto, i Taurisci, i Rethi). Pochi altri hanno radici cimbriche (cioè fondamentalmente tedesche) o illiriche (di ceppo slavo). I Rethi, poi, secondo alcuni, si mescolarono con i più settentrionali degli Etruschi... ma resta il fatto che i fondamenti della cultura regional-popolare del Veneto appartengono a quell'arco alpino decisamente influenzato dai Celti e dai Celto-Liguri. Se volete posso elencarvi in dettaglio le varie tribù celtico-venete... ma forse non è il caso. In quanto a Mastella... Ecco: non sono molto bravo a sparare nel mucchio; si rischia sempre di cadere in un facile e disimpegnato qualunquismo. Preferisco scegliere con cura i miei bersagli e, per quanto mi riguarda, il soggetto in questione rappresenta il top dell'arroganza del potere e del "voltagabbanismo"... NOn è il solo...ma è un degno rappresentante della categoria.

Neo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Equo ha detto...

No problem, Istanbul... anche se non si tratta proprio delle "mie" zone passo voce al popolo lombardo. Vuol dire che vi annuncerò anche i prossimi concerti dei Silver Key. Quanno ce vo', ce vo':-)

Anonimo ha detto...

E vi assicuro che quelli vale la pena venirli a vedere =)

Ci sono news sulla storia della legge sull'editoria, appena ritrovo l'articolo vi posto qui le novità.

Equo ha detto...

Non ti disrurbare, Abietto! Ecco uno stralcio del testo di una mail che ho appena ricevuto sull'argomento:
"Ragazzi stiamo per vincere la nostra battaglia. Il Ddl Levi sull'editoria che voleva schedare ogni blog e metterci sopra tasse e burocrazia sta per essere cambiato dallo stesso Levi, che mentre all'inizio aveva detto che nel testo legge non erano compresi i blog, ha ieri dichiarato che il suo Ddl aveva un chiaro riferimento ai blog e quindi deve essere cambiato (l'avrà letto solo ora???). Così ieri ha depositato un comma aggiuntivo alla legge che dice "sono esclusi dall’obbligo di iscrivere al Roc i soggetti che accedono o operano su Internet per prodotti o siti ad uso personale e non ad uso collettivo". Cosa molto vaga che già salverebbe molti blog, ma rimane molto ambiguo se pensiamo a quei blog gestiti da più persone (Penna e calamaio, Papere e pannocchie ecc.) che sono ad uso personale di una collettività. In sostanza sembra quasi che questa legge, scritta da una persona che della blogosfera ne sa poco o nulla, in tutta la sua assurdità dovrà andare avanti con qualche modifica. Nei vostri commenti avete chiesto più volte l'abrogazione totale di questo Ddl che non interviene poi su nessun problema (compito di cui la politica sembra essersi dimenticata) ma sarebbe solo una limitazione alla libertà individuale, tesi poi portata avanti dal Ministro delle Comunicazioni Gentiloni: "Molto meglio lasciare le regole attuali".
Se ci saranno altre novità sarete informati... Namasté.

Anonimo ha detto...

Da Epolis di Milano di oggi:

Per i Blog nessuna iscrizione al registro

Aggiungere un comma aggiuntivo al disegno di legge sull'editoria che escluda i blog dall'obbligo di iscrizione al registro degli operatori della comunicazione. Questa la proposta che Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sull'editoria, ha avanzato durante l'audizione in Commissione Cultura alla Camera. Il comma aggiuntivo all'articolo 7 del disegno di legge, ha spiegato Levi, «esclude dall'obbligo di iscrizione al registro degli operatori di comunicazione i siti personali o a uso collettivo che non costituiscono frutto di organizzazione industriale del lavoro».

Anonimo ha detto...

Bè, buona notizia Equo.

Equo ha detto...

Per gli amici Veneti che mi hanno scritto... OK: divertiamoci...in ordine alfabetico:
Ambisonti, nel sud-Tirolo; Anauni, nel Trentino; Breuni, nel Veronese; Cannini nella zona veneta dele Lepontine; Carnii, ovviamente in Carnia; Catali, nell'attuale Istria; Catibrini, in Cadore; Euganei, hanno dato nome agli omonimi colli; Isarci, nella zona di Bressanone; Liburni, dalle parti dell'attuale Corazia; Nematuri, qua e là, al confine con i Retii; i Retii, qua e là al confine con i Nematuri; Rucinati, in Tirolo; Sinduni, nel Trentino; Taurisci, in tutto il Friuli-Venezia Giulia; Tridentini, nel Trentino; Tulasses, dalle stesse parti dei Tridentini; Veneti... fate un po' voi; Vennoni, in Alto Adige; Venostes... come i Vennoni; Vidalici, lì nei pressi dei Venostes...
Non sono tutti, ma può bastare.
Felice Samaìn.

Neo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Equo ha detto...

C'è un commento eliminato che, forse, mi è però giunto per mail. Volevo dire ad Istanbul che temo abbia frainteso: primo: ho ospitato volentieri la sua segnalazione; secondo il commento dell'Abietto era ironicamente elogiativo nei confronti della sua band, ma sicuramente non intendeva deprezzare il gruppo da te segnalato. Mi spiace per il malinteso e ti darò prova della mia buona fede :-))

Anonimo ha detto...

Confermo quanto detto da Equo, non c'era alcun intento polemico o nessuna frecciata sotterranea... Ma mi sembrava anche abbastanza palese...

*Plin! Plon! Pubblicità Progresso!*
Comunque dovremmo avere una data verso la terza settimana di novembre qui a Milano e un'altra il 14 dicembre a Chiavenna. Vi terremo informati. Rimane sempre il fatto che se conoscete un locale dove fanno musica dal vivo dalle vostre parti, fatecelo sapere e possiamo anche muoverci noi per un "live" a domicilio... =)

Equo ha detto...

Ultima nota, se qualcuno passa ancora di qui, per coloro che mi hanno scritto per discutere sul modo di trascrivere il nome celtico della festa di Halloween. Si trovano varie versioni, ma sta di fatto che i Celti non usavano la scrittura (se non, in Irlanda, quella "ogamica", ma utilizzata solo per testi sacri). Pertanto conosciamo il nome di Samain solo attraverso la tradizione orale... ed è quindi logico che ognuno lo trascriva secondo le regole di pronuncia della propria lingua. Essendo io uso ad esprimermi in italiano non vedo motivo d'inserire delle "acca" (per me mute) e rendo il suono con le lettere sopra indicate. Liberi gli altri di traslitterarlo in altri modi... tanto l'importante è capirsi.

Anonimo ha detto...

L'acca si inserisce in "Samhain" perché la seconda "a" è leggermente aspirata... Credo che sia l'unico motivo per cui la traslitterazione più comunemente accettata sia quella. Dopodiché, vale esattamente quanto hai scritto tu.

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e