giovedì 14 giugno 2007

BENE. BRAVI. SETTE PIU'


Una sessantina di siti filo-pedofili sono stati oscurati.

Bene.

Un’ondata d’indignazione internazionale ha soffocato sul nascere il famigerato “Boy Love Day”.

Bravi.

Autorevoli personalità del mondo della politica, dello spettacolo, dello sport e migliaia di comuni cittadini (me compreso) hanno firmato la petizione contro questa aberrante iniziativa.

Sette più.

Io non sono nessuno e la mia voce posso, a stento, farla udire solo ai pochi intimi che transitano su questo blog.
Se possedessi un quotidiano, un settimanale o, magari, tre o quattro reti televisive, sceglierei questo momento per dire qualcosina…

Nel mondo ci sono circa 250.000.000 (sì: duecentocinquanta milioni…più di ottanta città come Roma e dintorni) di bambine e bambini sotto i 14 anni costretti a lavorare come schiavi anche novanta ore a settimana per sopravvivere.

Forza, autorevoli personaggi e comuni cittadini: firmate una petizione per mettere fine per sempre a questa infamia.

Voglio vedere i manifesti “FERMIAMO GLI ORCHI” con , al centro, l’immagine di una scarpa della “Nike” , della “Adidas” o della “Reebock”…

Voglio sentire l’indignazione che vi pervade se pensate ai prodotti farmaceutici della “Bayer”…

Voglio una generale levata di scudi contro i giocattoli della “Chicco”…

Altrimenti sapete cosa accadrà?

Immaginiamo che il sacro fuoco della nostra rabbia possa spazzar via per sempre dal pianeta l’osceno orrore della pedofilia... (non è così, ma immaginiamolo).

La piccola Rungruang, di anni 7, nata a Bangkok, non sarà più costretta per guadagnare pochi dollari a subire le oscene ed umilianti carezze di un ingegnere di Bergamo, di un impiegato di Milwaukee o di un allevatore di pecore dei dintorni di Canberra…e sarà libera di farsi strappare l’infanzia e la vita in uno scantinato umido, per sedici ore al giorno, per cucire i palloni di cuoio con cui faremo giocare i nostri figli.

Vi sentite meglio, ora?

“Quando il rispetto per l’uomo si sta sgretolando
questo grande pazzo mondo è veramente troppo frustrante.
E dimmi, amico, ancora ed ancora:
non credi che siamo al principio della fine?”

Barry McGuire – Eve of destruction

20 commenti:

Elys ha detto...

Aggiungere qualcosa al tuo post mi sembra davvero superfluo. Non posso che essere d'accordo. L'orrore contro i bambini deve essere messo a tacere in tutte quante le sue forme. Se la gente, i grandi mezzi di comunicazione di massa, la smettessero di seguire solamente le notizie più "cult", se focalizzassero l'attenzione sui troppi silenzi di vite spezzate prima ancora di crescere, il mondo sarebbe un posto più vivibile. Soprattutto per chi non ha le armi per difendersi.

ska ha detto...

Beh, chiaramente è una battaglia più semplice (sacrosanta!), quella contro gli orchi sessuali. Che soprattutto non ci portano profitti.
Ma ci sono altri modi, diversamente orrendi, di strappare l'infanzia a un bambino. Ma che, come dice Elys, non sanno di notizia morbosa e succulenta.

Equo, in questo clima di sensazionalismo cieco e forcaiolo...se non ci fossi bisognerebbe inventarti!
Complimenti per l'uso che continui a fare del tuo cervello.

Anonimo ha detto...

E soprattutto, com'è che non c'è una levata di scudi contro il Vaticano, considerato il numero impressionante e sempre crescente di casi di cronaca in cui sono i preti che molestano i bambini con la scusa dell'oratorio o della confessione? Pensate che siano casi isolati? E allora perché l'attuale Papa, all'epoca cardinale Ratzinger, ha rilasciato circolari interne per le autorità vaticane con precise istruzioni su come silenziare eventuali scandali, arrivando all'apologia di reato quando afferma che tali casi sono da prendere in considerazione solo in relazione alla disciplina interna e non vanno mai denunciati alle autorità? Un prete rischia di essere scomunicato perché *si scopre* che molesta i bambini, non per l'atto in sé. Eppure quanti credenti, cristiani, cattolici o protestanti, hanno firmato la petizione per cancellare un semplice dibattito, per quanto di cattivo gusto, opinabile e scomodo?

Anonimo ha detto...

Comunque ho linkato il blog su nogod.altervista.org. Se vuoi fare scambio, sei il benvenuto, equo! =)

Elys ha detto...

Ancora con questa storia della Chiesa? Ma possibile che voi atei (mi riferisco ad Abietto) non sappiate fare altro che vomitare sentenze sull'operato dell'autorità ecclesiastica? Sicuramente c'è molto da cambiare e da correggere nel sistema del Vaticano e sicuramente i preti pedofili vanno puniti. Ma per favore evitate di sparare a zero su un'istituzione sacra perchè non c'è solo decadenza ma ci sono anche tanti aspetti positivi. Senza contare che proseguite a mancare di rispetto verso chi crede come me. Noi non andiamo a sparare a zero sugli atei, almeno non per quanto mi riguarda. Se invece di sputare sentenze si imparassero a guardare tutti i lati della medaglia, la società funzionerebbe senz'altro meglio. L'intelligenza sta nel ponderare ogni fattore con il dovuto raziocinio. Se poi si vuol seguire la moda dominante del "dare addosso ai cristiani è fashion" è un altro paio di maniche. E chiudo qui la parentesi perchè sono snervata dal ripetere sempre le stesse cose.

ska ha detto...

Beh, Elys, credo che più che un fatto di moda sia evidente che il Vaticano ci abbia messo del suo (e non solo oggi) per attirarsi certe critiche.
Ci saranno anche degli aspetti positivi, ma ai miei occhi sono ormai in assoluta minoranza: io vedo solo lo stato più privilegiato e ricco de mondo godersi i suoi privilegi e la sua ricchezza, fare ben poco di umanitario, e dettare legge sul mio paese, che è quello sul cui suolo il Vaticano sorge, gode di ottima ospitalità, tasse, acqua, ecc.
Poi sono pronta a difendere il cristianesimo ed altre forme di religiosità (vedi commento al post precedente). Ma il Vaticano no, mai. Mi limito a rispettare e ammirare alcuni piccolo preti di paese che si danno da fare e che - guarda caso - il Vaticano l'avranno visto solo di striscio.

Elys ha detto...

Shakkina la Chiesa è un'istituzione religiosa e come tale ha le sue leggi e suoi dogmi da rispettare. A differenza di altre credenze religiose è molto più libera. Tu che dici di preferire altri credi, li conosci veramente così a fondo da poter esprimere un simile giudizio? Io no, ma sono sicura che in altri luoghi non verrebbe concesso di attaccare in questo modo gli ecclesiastici. La Chiesa comanda il nostro Paese? E dove? Quando? No, perchè se detta legge credo di vivere in un altro tempo e non me sono mai accorta! Se fosse realmente così l'aborto sarebbe illegale, i DICO nemmeno sarebbero esistiti, tanto per fare due esempi moderni. Gli ecclesiastici esprimono la propria opinione che su certe questioni è logico e naturale sia discordante con la mentalità laica. Se non lo fosse non avrebbe la sua ortodossia e non sarebbe chiamata religione cristiana. E ti sbagli anche sui pochi esempi che dici ci sono nella società. Ti limiti a vedere e a sentire quanto i mezzi di comunicazione di massa ci propinano e sai anche tu, come hai riconosciuto nel primo commento a questo post, che le notizie trasmesse devono fare odience. Per cui viene dato spazio solo ed esclusivamente alle brutture del mondo. Se il cristianesimo facesse così "schifo" dubito che ci sarebbero tanti credenti. E dubito ancora di più che alla morte di Papa Giovanni sarebbe stata invocata immediatamente la sua Santità. Non puoi pretendere che un credo si adegui alla visione della società di un ateo perchè ti ripeto non sarebbe più una religione. Io non obbligo nessuno a credere in Dio perchè ognuno è libero di fare ciò che vuole. Ma non sopporto i discorsi basati su logiche errate e su una totale chiusura mentale. E' facile puntare il dito ma è difficile analizzare la situazione con la lucidità e l'obiettività necessaria. Oltretutto mi domando, se siete atei perchè perdete tutto questo tempo dietro la Chiesa? Sono finiti da una vita i tempi in cui il potere dell'impero e della chiesa combaciavano con netta prevalenza della seconda.
Mi scuso se ho scritto un pò con i pedi ma è tardi e sono parecchio stanca!

Anonimo ha detto...

Dunque, dato che si parla di obiettività, allora vado a documentare:

Tra i casi più noti venuti a galla di pedofilia legata alle gerarchie ecclesiastiche, ricordo il caso di padre messicano Marcial Maciel e del frate irlandese Brendan Smyth (45 anni, dal 1945 al 1990 di abusi sistematici sui minori). Il rapporto governativo irlandese del 22 ottobre 2005 riguarda un prete della diocesi di Ferns che ha violentato una ragazza sull'altare della chiesa. il Cardinale (notare eh, *Cardinale*) Hans Hermann Groer di Vienna e una ventina di Vescovi (*Vescovi*) di tutto il mondo, nel momento in cui lo scandalo è venuto a galla, sono stati costretti a dimettersi. Non per volontà del Vaticano, quanto per pressioni dell'opinione pubblica.
Il frate irlandese Sean Fortune si è suicidato dopo che è stato scoperto, prima che dovesse affrontare il processo per accusa di stupro di 29 (ventinove) bambini. Solo negli Stati Uniti e solo fino al 2003 sono state presentate 11.000 denunce contro più di 4.000 preti. Non esattamente un caso isolato, direi. Cause *VINTE* che hanno portato al risarcimento per più di un miliardo di dollari e alla letterale bancarotta di tre diocesi. In Irlanda si è arrivati a chiedere una divisione dei rapporti tra Stato e Chiesa data la pervasività della situazione.
Già nel 1962 il Sant'Uffizio del cosiddetto "Papa Buono" Giovanni XXIII aveva emanato la disposizione segreta "Crimen Sollicitationis" (il "crimine di sollecitazione"... che adorabile eufemismo!) in cui si istruivano esplicitamente i vescovi a proposito dei preti che facevano avances sessuali ai fedeli durante la confessione o che peccavano di bestialità (fare sesso con animali), pedofilia od omosessualità e si ordinava di mantenere sui fatti scoperti un segreto totale, comprendente anche i nomi delle vittime, pena la scomunica. Cioè, si veniva scomunicati se si denunciava il fatto alle autorità, non se lo si faceva. E questo con l'avvallo del Papa stesso. Il "Papa Buono". Chissà quelli cattivi.
Quarant'anni dopo, infatti, arrivano quelli "cattivi". Nella lettera circolare interna ai vescovi di tutto il mondo chiamata "De Delictis Gravioribus" ("circa i delitti più gravi") un certo cardinale Ratzinger confermava ufficialmente che la disposizione segreta era rimasta "finora in vigore" e reiterava che i delitti contro il sesto comandamento o commessi mediante sollecitazione, nell'atto o in occasione o con il pretesto della confessione oppure da un chierico con un minore, erano di competenza esclusiva della Congregazione per la Dottrina della Fede (che è la Santa Inquisizione a cui hanno cambiato nome, senza mai scioglierla) e "soggetti al segreto pontificio". Cioè, l'attuale Papa pochi anni fa, con l'avvallo totale di Karol Woytila, ha dichiarato a tutti i vescovi che dovevano starsene zitti e coprire i delitti sessuali dei loro sottoposti. Questo è il *capo* della Chiesa. Cosa pensi che possa esserci di peggio al di sotto? Inoltre: credi che soltanto per uno o due casi di preti deviati persone come tre Papi nell'arco di quarant'anni si sarebbero scomodati a scrivere circolari private per ordinare di secretare completamente il fenomeno? E' evidente che è un fenomeno molto diffuso, praticamente istituzionale, e che le autorità vaticane lo sanno da sempre. E' evidente dai *loro stessi documenti*. Credi in quello che vuoi, ma questo è solo l'ultimo capitolo nella storia di una religione che non ha fatto altro che portare oscurantismo, bigottismo, miopia, che ha osteggiato la scienza, la spiritualità e la ragione umana, compiendo i delitti più efferati. Peraltro, questi stessi documenti vanno contro al comandamento che afferma che non bisogna fare falsa testimonianza, e sono controfirmati da bolle papali.
Per quanto riguarda il fatto che poi la Chiesa non attacca gli atei, amica mia, mi sa che vivi davvero nel mondo dei sogni. Fino a non poi così tanti anni fa ci bruciavano sul rogo, fino a cinquant'anni fa tiravano sassi sulla testa di mia madre chiamandola figlia del diavolo e a tutt'oggi il signor Bush afferma che gli atei dovrebbero andarsene dall'America perché se non credono in Dio non possono essere buoni americani o buoni patrioti. E non hai idea di quanto potrei continuare. Quindi, dopo duemila anni di silenzio, che ci sia un po' di reazione emotiva da parte di chi è stato vessato, umiliato, ucciso, torturato e silenziato, direi che è anche comprensibile. E se queste verità ti risultano scomode, non devi fare altro che documentarti di persona per scoprire quanto io abbia ragione al riguardo.

Elys ha detto...

Non credo che tu abbia letto con attenzione il mio commento. Io ho detto che ci sono cose che all'interno della Chiesa vanno sicuramente cambiate. Ho anche sottolineato che i preti pedofili vanno puniti come meritano. Per cui i tuoi esempi confermano solo le mie parole, ossia il bisogno di correzioni doverose. Bush a casa mia è un laico e non un ministro religioso, per cui perdonami, ma quanto dice non sono le parole del Papa e lasciano il tempo che trovano. Se la Chiesa ti sembra bigotta, miope ecc ecc è semplicemente perchè trascuri il fatto che è una religione e come tale ha i dogmi da rispettare. Oltretutto se spesso mette sotto silenzio certi atti criminali è anche perchè quelli come te sono subito pronti a puntare il dito. Posso concordare, ribadisco, sulla necessità di punire i preti colpevoli, ma non nel mettere al rogo tutta quanta l'istituzione. Guardati e informati sulle altre religioni. Guarda quello che succede a chi "osa" andare contro il credo nazionale in altri posti. Quella è miopia, bigottismo e commettere efferati crimini. In altri tempi storici la Chiesa era abominevole, ma quei tempi sono cambiati e non esistono più. Sostenere che ci siano ancora è solo un discorso di comodo per avvallare le solite accuse. Invece di preoccuparti della religione cristiana dovresti guardare agli schifi che ci sono nel mondo e a cui gli Stati di qualsiasi nazione non intervengono. E potrei continuare anche io all'infinito, ma mi fermo perchè quelli che ragionano come te, con i prosciutti sugli occhi e sulle orecchie, sono disposti solo a vedere le questioni dal proprio punto di vista. Per cui stare a discutere diventa inutile e quanto mai noioso.

Elys ha detto...

Aggiungo solo questo. Per comprendere le Sacre Scritture si ha bisogno dell'intercessione dei ministri di Dio. Da qui deduci che un ateo, peggio che mai, può arrogarsi la pretesa di conoscerle realmente.

ska ha detto...

Ciao Elys...si vede che eri stanza! Manco hai letto il mio commento! (oh, non ti arrabbiare, sto scherzando! ;)

Allora: prima di tutto mi chiamo SKakkina, se preferisci Ska, oppure Simona.
Poi...ma dove ho scritto di "preferire" altre religioni? Le altre religioni le ho tirate in ballo, anche molto genericamente, per dire che rispetto ogni forma di religiosità, e che non mi peretterei mai di criticare ciò in cui credi nel tuo intimo....ma i rappresentanti di quel credo sì, e visto che riconosci anche tu che si tratti di uomini penso tu possa accettarlo, no?
Mi sembra che nella tua risposta tu abbia confuso religione e istituzione. La religione per me è indiscutibile, fermo restando che ognuno ha il diritto di credere in ciò che gli pare, mentre mi arrogo il diritto di poter criticare l'operato di uno Stato,(che per di più risiede sul suolo del mio paese...anzi, della mia città) allo stesso modo in cui critico l'operato di Bush e degli Stati Uniti. Perché il Vaticano è uno Stato a tutti gli effetti. Non ti sembrerebbe un po' strano se, che so, Sarkozy dicesse agli italiani o ai nostri politici come devono votare su questa o quella legge? A me sì, e un bel po'. Però poi quando qualcuno si permette una battuta (peraltro nenache molot divertente) e un'osservazione (vera) sulla Chiesa, ecco che viene definito terrorista...ma come funziona 'sta cosa?

Un altro paio di osservazioni: chi ha mai detto che "un credo deve adegursi alla visione della società di un ateo"?
Sull'illegalità dell'aborto ci stanno lavorando, eccome se ci stanno lavorando, mentre quando dici "i DICO manco sarebbero esistiti", puoi anche togliere il condizionale: infatti dove sono?
Poi l'argomentazione del "bisogno di Santità" per Giovanni Paolo II, Padre Pio, ecc.. nella mia visione non costituisce una prova della bontà della Chiesa, dal momento che sono degli esseri umani a decretare la santità di altri esseri umani, e lo fanno rispondendo a delle ben precise esigenze.

Mi riservo di pensare che le religioni siano un ottimo balsamo per l'animo umano, indipendentemente dal fatto se siano vere o meno, o provabili con l'ausilio della ragione o meno...non così le dottrine che pretenderebbero di diffonderle.

Come conclusione, ti informo che non sono atea, semmai laica.

Peace! :)

ska ha detto...

oops....stanca, non "stanza"...mi sa che sono io ad esserlo... ;)

Elys ha detto...

Lecito tutto quello che puoi pensare sulla Chiesa?! Se hai letto il mio nuovo commento avrai capito sicuramente il senso delle mie parole!

elena ha detto...

Elys, solo un paio di appunti:

1) i CATTOLICI hanno bisogno dell'interpretazione delle sacre scritture. Gli altri no. Martin Lutero si è battuto anche per questo... e non mi sembra che i protestanti siano diventati demoni, da quando si sono messi a leggere la Bibbia da soli...

2) (ma questo vale per tutti, secondo me, e non solo per la chiesa) se partissimo dal principio che qualsiasi istituzione, qualsiasi gerarchia, è costituita da uomini - in quanto tali fallaci - risolveremmo il problema di coprire crimini "perché altrimenti gli altri ci sbranano". Se un prete è pedofilo, lo denuncino per primi i suoi confratelli. Se un comunista ruba, lo metta alla gogna per primo il suo partito. A me sembra il sistema migliore per non prestare il fianco agli attacchi del "nemico", mentre coprire i responsabili fa diventare complici...

Ma, ovviamente, questo è solo quello che penso io, senza pretese di verità-in-tasca.

Anonimo ha detto...

elys, forse sei tu che non hai letto bene quello che ho scritto io. Non è una questione di puntare il dito per principio o di essere cattivi o di "avercela con i preti", è una questione di denunciare dei reati quando vengono commessi, punto. E denunciare chi cerca di insabbiarli, perché l'apologia di reato, l'intralcio alle indagini, l'occultamento di prove nello Stato della Repubblica Italiana sono dei reati punibili molto gravemente in ambito penale. E se il capo di una qualsiasi altra organizzazione avesse rilasciato dichiarazioni come quelle che ho specificato nel mio post, a quest'ora sarebbe in galera o quanto meno indagato. L'unico motivo per cui Ratzinger non è dietro le sbarre per aver scritto quelle cose, è che gode di un'immunità particolare in quanto persona religiosa e in quanto Papa. Secondo te questo è giusto? E sono queste le persone che devono interpretare le scritture per te? Ne sei sicura? Al di là di queste considerazioni, se c'è un trattamento privilegiato e se non siamo più *tutti uguali di fronte alla legge* allora io continuerò a scrivere ciò che penso. Mi sembra giusto nei confronti di tutti, non solo degli ecclesiastici.

Anonimo ha detto...

Faccio solo un'ultima aggiunta: dire che una religione è miope, bacchettona, repressiva, eccetera eccetera semplicemente "in quanto tale", perché è una religione e deve avere dei dogmi e li deve rispettare, è come dire che "è così perché è così". Okay, ma chi l'ha deciso in primo luogo che le cose debbano essere così? Se volessi provare a studiare un po' la storia dell'evoluzione del Cristianesimo, dalle origini ad oggi, ti renderesti conto che i dogmi su cui si basa sono cambiati ciclicamente nel corso del tempo (e quindi non sono tanto "dogmi"...) per venire *sempre e comunque* incontro alle esigenze temporali del potere. Quindi è un'argomentazione che, mi spiace dirtelo, ma non regge logicamente da nessun punto di vista.
Né regge il fatto di dire "guarda gli altri che sono peggio", perché è come dire che non bisogna denunciare e lottare contro qualcuno che ha ucciso dieci bambini semplicemente perché il suo vicino di casa ne ha uccisi dodici.

Elys ha detto...

Potremmo stare a discutere per ore, ma che senso ha? I nostri punti di vista sono diametralmente opposti e non capisco per quale motivo tu devi "obbligarmi" a vedere per forza la Chiesa come un despota pronto a comandare il mondo. Ho anche detto che ci sono delle COSE DA CAMBIARE ALL'INTERNO DELL'ISTITUZIONE ECCLESIASTICA e CHE I PRETI PEDOFILI VANNO PUNTI. Per una che è cattolica penso sia già testimonianza di maturità ed intelligenza tale ammissione. E sebbene tu pensi che io non conosca la storia del cristianesimo, ti sbagli di grosso. Per quanto mi riguarda non hai ben chiaro il significato di DOGMA cattolico, per cui ti attacco qui la definizione. Così ti chiarisci un attimo le idee.

Dogma
Nella teologia cristiana, una verità rivelata che come tale segna i confini essenziali della fede. Similmente, in altri contesti, il termine 'dogma' si riferisce alle credenze irrinunciabili di una particolare tradizione religiosa. Nel cristianesimo per definire un dogma devono essere soddisfatte almeno due condizioni: 1) l'affermazione deve essere riconducibile alla Scrittura e alla tradizione; 2) deve essere promulgata da un'autorità ecclesiastica largamente riconosciuta. Nella storia cristiana i dogmi vennero normalmente formulati in occasione di controversie dottrinali volte a chiarire l'ortodossia di un insegnamento rispetto alle deviazioni ereticali (vedi Eresia). I dogmi formulati dai concili ecumenici nei primi secoli della Chiesa conservano tuttora il consenso della grande maggioranza dei cristiani d'Oriente e d'Occidente: così, ad esempio, la definizione della persona di Cristo da parte del concilio di Calcedonia del 451. I dogmi formulati in seguito sono vincolanti unicamente per la Chiesa cattolica; tali i dogmi mariani dell'Immacolata Concezione (1859) e dell'Assunzione (1950) e quello dell'infallibilità papale (1870).

Anche i dogmi più universalmente accettati sono, come tutte le affermazioni dottrinali, segnati dal contesto culturale: termini come 'sostanza', 'natura' e 'persona', utilizzati all'epoca del concilio di Calcedonia, riflettono concezioni filosofiche tipiche di un dibattito segnato da particolari dottrine metafisiche. Ne deriva che il dogma stesso e la sua formulazione richiedono un'ermeneutica che ne mantenga il significato e ne comprenda il contesto. La dialettica tra espressione letteraria e significato, tipica di ogni espressione umana, appartiene dunque anche al dogma.

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Elys ha detto...

Per Elena: ti risponderò più tardi perchè la risposta per te mi richiede un pò più di tempo!

Elys ha detto...

Ok rapidamente e poi per chiunque voglia ribattere lo invito a inviarmi un email, perchè non mi va di "appestare" il blog di Equo con una discussione che non porterà a nulla.
Elena quanto attacco qui è la risposta al tuo punto 1, secondo me assurdamente sbagliato.

Gli autori biblici, così sensibili alla storia, non operarono però secondo gli attuali criteri di ricerca storica. Essi infatti ignorarono la distinzione “scientifica”, moderna e contemporanea, tra fatti e interpretazione. Proposero invece una lettura “impegnata” dei fatti, guidata da una precisa prospettiva teologica poco preoccupata di assecondare la nostra sensibilità critica e indirizzata a scopi molteplici e differenti.

Non tutti i testi, naturalmente, si configurano allo stesso modo: sussistono notevoli differenze tra i racconti della Genesi e dell’Esodo e quelli del Deuteronomista o del Cronista. Tuttavia l’orizzonte di fondo rimane il medesimo: celebrare la misteriosa, libera e potente presenza di Jahvé nella storia di un popolo e dell’intera umanità. Lo storico che si avvicini oggi ai testi biblici, ma anche il credente, dovrà quindi situare racconti, testimonianze, vicende e personaggi nell’adeguato contesto di appartenenza, al di fuori del quale ogni operazione critica rischia di presentarsi as

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E con questo chiudo.

Anonimo ha detto...

Il fatto che la pensiamo in modo opposto non vedo come possa negare le responsabilità di Ratinger e di Woytila, che sono oggettive. Spero che sarai d'accordo anche su questo. Il problema è che se sei d'accordo su questo, a cascata e per ovvietà logica, questo comporta conseguenze notevoli.

Per quanto riguarda la definizione di dogma che tu citi e cioè: "Nella teologia cristiana, una verità rivelata che come tale segna i confini essenziali della fede." vorrei far notare che se si tratta di una verità *rivelata* allora non ci dovrebbe essere bisogno di un concilio che, politicamente, si mette a discutere su quale sia tale dogma, non credi? Inoltre, se è una verità rivelata da Dio, come è possibile che tale dogma venga modificato nel corso del tempo? Dio ha cambiato idea? Proprio quella definizione che tu hai citato non fa altro che sottolineare le mie osservazioni.

Per il resto, se volete continuare il dibattito su altri lidi, via mail o nel mio blog, come ho scritto anche nell'altro thread, NoGod è lì per quello e mi fa piacere.