giovedì 1 marzo 2007

VOGLIO SAPERE


Mi spiace: non ricordo l’autore. Erano versi che, talvolta, mi capitava di leggere all’inizio dei miei stage per spiegare ai partecipanti cosa volevo sapere da loro.
Ora li rivolgo a voi…



Non mi interessa cosa fai per vivere,
voglio sapere per cosa sospiri e se sei disposto a giocarti il tutto
per trovare i sogni del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai,
voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare uno stupido per amore,
per i sogni, per l'avventura di essere vivo.
Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna,
voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita
o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo,
se puoi ballare pazzamente e lasciare che l’estasi ti colmi fino alla punta delle dita,
senza preoccuparti di avere cautela, di essere realista
o di ricordarti le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera,
voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso,
se puoi subire l'accusa di tradimento e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele e, quindi, degno di fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni...
e se sei capace di far sorgere la tua vita con la sua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio,
e continuare a gridare all'argento di una luna piena: “Sì!”!
Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai,
mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore,
triste e con l’anima pesta, e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei o come hai fatto per arrivare qui,
voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere mai.
Non voglio sapere cosa hai studiato o con chi o dove,
voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto è crollato...
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso
e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti vuoti...

5 commenti:

Blue ha detto...

E' bellissima...grazie Maestro.
Namastè

elena ha detto...

Bene, cara Aquila... sono solo una povera tacchinella impedita... provo a volare ma a volte mi cedono le ali... mi rifletti?

La spiegazione a quanto sopra si trova nei seguenti versi, applicati al caso (non sono impazzita, non più del solito...): "E' difficile librarsi con le aquile / se vivi in mezzo ai tacchini"
Namasté, Maestro...

Equo ha detto...

Sì. Conosco la storia delle aquile e dei tacchini e, se devo essere sincero, non mi ha mai convinto. Ma ne riparleremo... Lo spazio del blog comincia a starmi stretto, per tutte le cose che voi mi sollecitate a dire... Ma qualcosa accadrà o, meglio, faremo accadere.
Namasté.

Anonimo ha detto...

Bellissima.
E' difficile volate se hai le ali tarpate. Mi sento come i grassi corvi della Torre di Londra.Somiglio ad un pollo.
Nilde

Anonimo ha detto...

*volare