venerdì 2 marzo 2007

LUI, LEI E LA SEDIA


Allora: io avevo intenzione di scrivere tutt’altro. Ma questo blog sta cominciando a vivere una propria vita, indirizzata dai vostri commenti, dalle vostre domande… per rispondere esaurientemente alle quali, in realtà, dovrei compilare 6 post al giorno! Per ora beccatevi questa “storiella” che, ne sono certo, genererà nuove domande…

Marito e moglie (o anche conviventi, eh? Qui siamo favorevoli ai PACS, ai DICO ed anche alla regolarizzazione delle coppie gay) se ne stanno tranquillamente a dormire nel loro letto. Ad un certo punto della notte lui si alza per un non rimandabile bisogno fisiologico…sapete com’è: l’età, la prostata o, magari, solo una Guinness di troppo la sera prima…
Attraversa la stanza senza accendere la luce e sbatte violentemente un ginocchio contro una sedia che, anziché essere sistemata correttamente sotto il tavolo, è stata lasciata proditoriamente quanto involontariamente sul suo cammino.

Reazione di tipo A:
Ecco! Sei la solita disordinata! Non hai messo a posto la sedia ed io mi sono fatto male!”

Come può reagire, una persona, svegliata all’improvviso e sentendosi aggredita? Molto probabilmente dirà qualcosa del tipo:

“E sarebbe colpa mia? Sei tu che sei tanto scemo da attraversare la stanza al buio! Se accendevi la luce non ti facevi male!”


“Io non ho acceso la luce per non disturbare te! Ma tu ‘ste cose non le capisci… Proprio come quella strega di tua madre che…”


“Lascia stare quella santa donna di mia madre!”


E via di questo passo, andando avanti a litigare tutta la notte e tirando in ballo cose avvenute anni prima, in un gioco di accuse e contro-accuse in cui non è più importante chi ha ragione o torto, perché l’unica cosa che conta è avere la meglio sull’altro.

Ora: proviamo ad immaginare che lui abbia una reazione di diverso tipo, ovvero che sbattendo il ginocchio, esclami qualcosa come…:

Reazione di tipo B:
Ahia! Ma guarda che scemo che sono! Non ho acceso la luce e sono andato a sbattere contro la sedia!”

Lei reagirà nello stesso modo di prima o, forse, non si troverà a rispondere, invece:

“Oh, no! Scusa, caro: è colpa mia… Avrei dovuto rimettere a posto quella sedia! Ti sei fatto male?”


E la nottata prenderà tutta un’altra piega.

Cosa è avvenuto? Che l’uomo…”ha mostrato la gola” (come i lupi, ricordate?), ovvero è partito, non aggredendo (cosa che induce sempre ad una difesa), ma mostrando le proprie debolezze in modo da “fermare la lancia” preventivamente e non innescare l’aggressività nella moglie.

Il discorso sarebbe lungo, ma, alla fin della fiera, il messaggio è chiaro: non possiamo cambiare gli altri, tuttavia la chiave dei loro comportamenti è, in parte, in nostra mano. Se abbiamo abbastanza coraggio da partire, in un confronto, mostrando la gola anziché i muscoli o i denti, possiamo segnare in modo positivo il percorso del confronto stesso. Infatti, nella reazione A, l’uomo, in realtà, cede alla paura:
Ho fatto rumore, l’ho svegliata. Adesso sarà arrabbiata e mi aggredirà! Parto per primo!”

La donna, a sua volta, sentendosi assalita, non ha altra scelta che replicare rincarando la dose.

La nostra personale sicurezza (parola importantissima) ci consente di non essere aggressivi; la nostra non-aggressività influisce sulle altrui reazioni e, in una certa misura, aiuta anche il loro cambiamento in senso collaborativo.

Ergo: diventare persone più sicure di sé ci permette di cambiare, se non gli altri, quanto meno il rapporto con gli altri.

Come si acquista una tale sicurezza?

Bèh! Questo è un altro discorso.

9 commenti:

Blue ha detto...

Maestro for president!!!!!Come primo decreto successivo alla tua elezione ti suggerirei di far incorniciare questa storiella in tutte le case!!! :)))

Equo ha detto...

No, grazie, Blue: o Imperatore o niente. :-))

elena ha detto...

Però... purtroppo a volte succede che chi è sicuro e mostra la gola non riceve in cambio che sufficienza e commiserazione... perché è sempre lì ad appianare strade che altri cercano di disseminare di ostacoli - ma lo so, questa è un'altra storia... :)
Quanto al tuo blog che vive di vita propria, direi che è molto bello... però, se la direzione che noi prendiamo non è quella che tu desideri, puoi sempre "richiamarci all'ordine". Non credo che alcuno dei tuoi fedeli lettori se ne risentirebbe... perché i nostri casi noi li conosciamo bene, ma ovviamente non conosciamo i percorsi del Maestro.
Quanto al titolo da affibbiarti, Imperatore no: già abusato... fammici riflettere... il Verbo ha fatto una brutta fine, l'Unto è un nanetto morale, sofista ha una connotazione negativa nell'accezione comune... difficilotto! Ah, ecco: os aristos, ti aggrada? che tradotto dal greco antico in romano, suona come "er mejo"... :)
Namasté, Maestro!

Equo ha detto...

E brava Elena! Infatti c'è un corollario alla storiella, una Variante C. Lui dice: "Che scemo sono stato!" e lei risponde: "Sì, sei proprio un imbecille!" A questo punto se lui risponde per le rime ricadiamo nella Reazione A, che è stata solo procrastinata. E', infatti, questo il momento in cui la nostra profonda, radicata sicurezza deve indurci a pensare: "Ma quanto dev'essere spaventata, ma quanto deve aver sofferto per mordere anche quando mostro la gola!"
Difficile, vero?
L'alternativa, però, è far continuare la guerra, nelle coppie, tra i partiti, tra gli stati.
Da qualche parte bisogna cominciare.
Io vi consiglio di cominciare da voi :-)

elena ha detto...

Ecco, la variante C mi piace di più. Almeno l'inizio: lui giustamente dolorante, lei svegliata di soprassalto... normale che si becchino. Però poi, dopo quelle due battute, si guardano negli occhi e scoppiano in un'irrefrenabile risata... questo è quello che mi piacerebbe accadesse. A volte succede... :)
Suerte!

Equo ha detto...

Mmmmm... C'è un altro "trucco" per evitare le liti. Lo consigliai ad una coppia di amici ed ha funzionato. Spiegai loro che, all'inizio di una discussione c'è sempre uno dei due che si rende conto della china che stanno prendendo.Regalai ai due una lampada da tavolo, spiegando che era magica: bastava che quello dei due che era ancora calmo andasse alla lampada e l'accendesse e la lite non sarebbe scoppiata. Infatti la cosa era talmente stupida che, di solito, scappava da ridere ad entrambi e ripartivano a discutere su un piano diverso. Se non avete lampade magiche quando vedete che il vostro partner inizia ad alterarsi...toccategli la punta del naso con l'indice della mano destra mentre pronunciate l'antico mantra indiano : "Beeeeep!" O vi spacca la faccia...o finite a letto a far l'amore.

Anonimo ha detto...

...Semprechè uno dei due non stia commentando su un blog nel web ;)

Almeno la notte mi accade che:
se mi scontro con una sedia "ribelle" dico ahia!! Ahhh... ahhh... ahhh... ahhhh....
Mia moglie si alza di corsa e mi dice: "cosa ti è successo? Ti sei fatto male? Fammi vedere un pò..."

Poi ce ne torniamo a dormire abbracciati.
:))

Blue ha detto...

Già! I buon vecchi trucchi a volte salvano..anche io e il mio ragazzo ne abbiamo escogitato uno. Quello che posso dire è che per funzionare deve essere scelto da entrambi...senno il rischio di farsi spaccare la faccia è alto!! ;)
Di solito rendere la situazione ridicola dà sempre una mano!! Quindi armatevi di sorriso e di comprensione...sono le armi migliori!!

ska ha detto...

Maestro, sai che ti dico? Hai proprio ragione. Allora, io ho un carattere per dir così, un po' "fumantino", poi però magari mi passa subito, ma dopo la mia prima sparata se l'altro reagisce come o peggio di me la miccia è innescata...ho avuto parecchie storie relativamente alla mia età, andate tutte una peggio dell'altra. Però credevo alla storiella de "l'amore non è bello se non è litigarello"...
Ora sono da un anno e mezzo insieme ad una persona meravigliosa che è in grado di..."fermare la mia lancia". Non ne vado orgogliosa, ma quando accade qualcosa, o non trovo qualcosa, o qualcosa va male....è sempre colpa sua, poverino. Lo aggredisco (oh, moderatamente, eh?), lui si limita a guardarmi con sguardo perplesso e ad evitare di rispondere alla provocazione e...5 minuti dopo mi tocca correre a scusarmi della mia imbecillità.
Spero che con il tempo impari anch'io a mostrare la gola...per ora mostro solo i denti... :(