venerdì 19 ottobre 2007
CARO AMICO, TI SCRIVO...
Allego copia della lettera da me inviata a Riccardo Franco Levi, primo firmatario della proposta di legge sull'editoria di cui si parla nel post precedente.
Se avete voglia di farvi senire anche voi... questo è l'indirizzo: levi_r@camera.it
Egregio signore, al fine di sfatare le dicerie che la vorrebbero autore di un disegno di legge di fatto limitativo della libertà di espressione in Internet, la invito calorosamente a farsi promotore di emendamenti a tale legge che preservino la possibilità per i “blog” ed i siti personali di continuare a godere delle attuali possibilità espressive. Impedirà in questo modo tutte le srumentalizzazioni possibili ai danni del governo e si muterà in un paladino della libertà di parola, salvaguardando, nel contempo, le altre, legittime finalità della legge proposta.
Se, dopo la “fuga dei cervelli” che costringe molti nostri ricercatori di vaglio a trasferirsi all’estero, dovessimo assistere alla “migrazione dei blog” in cerca di una maggior libertà in altri Paesi, l’Italia rischierebbe di vedersi associata a nazioni illiberali ed autoritarie e questo, ne sono certo, non è lo scopo della legge, né nei desideri dell’attuale governo del Paese.
O, per lo meno, così voglio sperare.
Cordiali saluti.
Bruno Abietti (Equo)
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17 commenti:
Bella idea Equo (Ma sei fratello dell'Abietto?).
Ci penserò se scrivere o meno. Non vorrei che più mail lo indispettissero, considerato che la tua non fa una piega.
Ciao e complimenti. :)
ah! Grazie.
Perchè la tua lettera giova anche a noi altri. :))
Caro Edgar, sei disattento! Qualche commento or sono ho dichiarato che conosco l'Abietto da oltre 35 anni... Quindi sono.... Sù, sù, che ce la puoi fare! :-))
In ogni caso: non allentate la presa, gente! Difendiamo l'ultima frontiera di libertà di questo Paese. L'Abietto ha ragione: potremmo spostare i blog su dei server stranieri ma, almeno per ora, ciò mi suonerebbe come una resa. Io sono bravo a perdere, come tutti i Don Chisciotte che si rispettino, ma molto meno ad arrendermi...
Ehm, non per togliere dignità alla tua lettera e alla tua iniziativa, che è assolutamente giusta e condivisibile, ma il *TUO* blog, così come *TUTTI* quelli che stanno su Blogger o Blogspot, sono residenti su server che stanno a Mountain View, in California... =)
:)
Quindi ci "salviamo" Abietto?
Si Equo, mi ricordo della tua dichiarazione su Abietto... sto pensando (forse cugini...?).
Ciao e a presto.
AAAARRRRGGGG! Sto in California? E senza neanche vedere le supergnocche che corrono sulla spiaggia?
Hey.. ma mi dovete far commuovere per forza?
Hai scritto cose bellissime... ovviamente il mio equilibrio è pari all'elettriocardiogramma di un cavallo impazzito, e così oggi non penso più di stare così bene... ma va bene lo stesso, alla fine si deve apprezzare tutto quello che si ha la possibilità di vivere.
Ti voglio bene
Francamente non saprei se questo ci salva tutti oppure no. Il punto è: se un giornalista che sta in Italia scrive un pezzo e lo manda via mail in una redazione che sta, che so, in Argentina, e tale pezzo viene poi pubblicato in italiano su una rivista in quel Paese, deve sottostare alle leggi che ci sono in Italia on in Argentina? E se copie di quella rivista arrivano normalmente anche in Italia e in altri Paesi? Insomma, le cose sono un po' più complicate del previsto...
*Istanbul: lascia perdere, "vecchia mia"! Meriteresti ben più di parole... ma è quello che posso offrirti qui. Ti voglio bene anch'io.
* Abietto: infatti è anche la mia perplessità. Se un libro pornografico (per fare un esempio) pubblicato in italiano a Stoccolma viene importato in Italia ricade sotto le leggi che regolano l'editoria italiana, temo, e la magistratura ha il diritto/dovere d'imporne il sequestro. Con la Rete è un po' più complicato, ma mi aspetto che si faccia di tutto per metterle il bavaglio: ci stanno provando molti stati e ci sta provando il Genio del Male Bill Gates.
Resistere, resistere, resistere...
Bah! Se qualcuno mi avesse detto che l'ultima barricata della mia vita sarebbe stata... virtuale... gli avrei sparato nelle ginocchia! :-))
Ho trovato questo blog per caso:
http://blog.libero.it/difesablog/view.php?nocache=1192881305
Prendono adesioni per inviare una petizione, dite che si dovrebbe firmarla? A me non va molto a genio il fatto di dover dare nome e cognome!
Comprendo le perplessità di Elys... ma che tristezza quando in un Paese si arriva ad avere il timore di firmare le proprie opinioni! Per quanto mi riguarda, come avete visto dalla lettera pubblicata in copia, conduco le battaglie in cui credo a viso aperto, come ho sempre fatto quando la situazione lo permetteva. Se dovessi sentirmi costretto a "passare alla clandestinità" credo che non mi accontenterei più di apporre firme... D'altra parte penso che anche oggi le firme servano solo come momento aggregante perché ci si conti e si tragga forza dal numero per passare, se sarà il caso, a forme di lotta più incisive.
Quali? Ne parliamo a tempo e debito, magari:-) Il mio consiglio per il momento è: leggete la petizione e, se vi convince, aderite, perché se ci hanno già spaventati al punto di temere di esporre il nostro nome la battaglia è persa prima d'iniziare...
Un altro mito da sfatare è che Bill Gates = Microsoft è cattivo mentre Steve Jobs = Apple/iPod ecc. è buono. In realtà tutti si scagliano contro Bill Gates, ma guardate cosa ha fatto Steve Jobs appena ha avuto la possibilità di mettere le sue mani monopolistiche su qualcosa, con iPod e iTunes... Se Steve Jobs non fosse riuscito furbescamente e artatamente a costruirsi un'immagine di "libero pensatore" e simpatico genio alternativo dell'informatica, probabilmente anche i possessori di Apple e company insorgerebbero contro di lui con la stessa potenza con cui i possessori di PC e di Windows sono insorti contro Bill Gates, e magari i suoi monopoli e i suoi tentativi di controllo sulla musica in formato digitale andrebbero a farsi fottere. Un plauso va ai Radiohead, gruppo quanto mai innovativo non solo in senso musicale ma anche politico e sociale, che hanno fatto uscire il loro ultimo disco solo in formato digitale e solo sul proprio sito web, dove si può scaricare liberamente con un'offerta del tutto volontaria (anche di una sola sterlina) e SI SONO RIFIUTATI di concedere i diritti a iTunes per inserire le canzoni nel suo database. E stanno avendo un successo notevole, scavalcando COMPLETAMENTE tutti i canali standardizzati delle grandi major, di produzione, distribuzione e packaging. Grandioso. Viva la grande rete! Certo, sono in tanti che cercano di controllarla e di mettergli il bavaglio, ma, come disse un tempo qualcuno: "Governatore Tarkyn, quanto più stringete il pugno, tanti più sistemi vi sgusceranno via dalle dita..." =)
Ovviamente la libertà d'opinione, nella Rete come in ogni altro campo, va difesa da chiunque attenti ad essa. Bill Gates è stato elevato a simbolo, il che non significa che altri biechi figuri siano da salvare: in fondo attaccare la politica di dominanza di Bush non vuol dire condividere le follie terroristiche di Bin Laden, no? In ogni caso sono d'accordo: "Internet, ultima frontiera! Questi sono i viaggi della nostra Libertà d'Espressione. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare dove nessuno è mai giunto prima". :-)
No, no non mi ha spaventato l'apporre il nome nella petizione, è d'apporre il nome su internet! O___O E' una mia fobia!
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scusa mio cattivo italiano
addio
Condivido pienamente il suo punto di vista. In questo nulla in vi e 'una buona idea. Pronta a sostenere voi.
Assolutamente d'accordo con lei. Credo che sia una buona idea. Sono d'accordo con te.
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