mercoledì 14 dicembre 2011

BALLATA


Amici miei di epoche passate,
di giorni allegri e notti disperate,
d'amori che duravano un'estate,
amici miei di sogni e barricate...

Il fuoco è quasi spento nel camino,
il cigno canta e segna il suo destino
ed io che come lui canto i ricordi
ormai lo faccio solo per i sordi...

E senza scomodare nessun dio
ho cavalcato gli anni a modo mio
riuscendo a far fiorir qualche sorriso
senza aspettarmi in cambio il paradiso...

Amici miei è tempo d'emigrare,
mi restan poche cose da ultimare:
l'ultimo giro in questo insulso ballo...
e rendere ad Asclepio quel suo gallo!

E poi, a cuor leggero,
sciolto l'ultimo nodo,
appender l'Arpa e la Spada al chiodo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Asclepio divenne così bravo nell'arte medica che riuscì anche a risuscitare Ippolito, con l'aiuto di Artemide...
Quanti Asclepio e quanti Artemide ci sono in ascolto... :-)
Eugenio

elena ha detto...

visto che la tua minaccia velata, fortunatamente, non è andata in porto... che ne dici di toglier arpa e spada dal chiodo?