
Io che ho sognato forte per mestiere,
forse dal tempo ch’ero ancora in culla,
confesso che ci sono delle sere
in cui vorrei disperdermi nel nulla
e dire basta a tutte le utopie,
al progettare mondi ed universi,
al vergare ballate e poesie
fatte di nebbia e di stentati versi…
La pioggia cade fitta sopra il mare,
velando tutto ciò che già t’ha illuso,
ciò che rimane è solo il rinunciare:
acqua nell’acqua… ed il Cerchio è chiuso.
Io che sono stato Icaro e ho volato
sino a bruciar le ali nel gran Fuoco,
che non mi son pentito se ho sbagliato,
che ho affrontato la Vita come un gioco;
io che sono stato Spartaco, il ribelle,
capace anche d’essere felice,
io che conservo ancora sulla pelle
qualche vecchia e dolente cicatrice
guardo la pioggia che cade sopra il mare
da un cielo grigio come il piombo fuso,
lieto che non ci sia più d’aspettare:
acqua nell’acqua… ed il Cerchio è chiuso.
1 commento:
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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