venerdì 15 giugno 2007

UN'OPINIONE

Avevo intenzione, in realtà, di parlare più del metodo di discussione che del merito della stessa, ma, a questo punto, dopo le polemiche più o meno garbate che hanno coinvolto un po’ tutti, se lo facessi sembrerei sfuggire il confronto, quasi volessi mantenere una neutralità super partes… atteggiamento che non mi appartiene.
Pertanto entrerò nel merito, almeno per quanto lo consente il mezzo di comunicazione che usiamo, riservandomi di parlare del metodo semmai in un secondo tempo.
Come “linea guida” farò riferimento in particolare agli ultimi commenti di Elys, anche perché è quella che si è sentita più coinvolta personalmente dalle critiche alla religione in generale ed alla Chiesa Cattolica in particolare.

“La Chiesa è un'istituzione religiosa e come tale ha le sue leggi e suoi dogmi da rispettare”… dice Elys…e, aggiungo io, ne ha pieno diritto… a patto che non voglia imporli a chi non li condivide.
La Chiesa è contro il divorzio? Niente da ridire: può anche affermare che coloro che sciolgono un matrimonio passeranno l’eternità tra le fiamme dell’inferno, è di sua competenza. Ciò che, al contrario, non ha il diritto di fare è mobilitarsi per impedire che una legge dello Stato che consente il divorzio venga approvata (ricordate i "bravi parroci di campagna" che facevano comizi dai pulpiti?) o tentare di farla abrogare. E questo, badate bene, non tanto perché si tratti di un’interferenza, quanto perché viola quel principio di libertà individuale cui facevo cenno in altra occasione: io non obbligo nessun Cattolico a divorziare; perché i Cattolici lo vogliono impedire a me?
A ben vedere la questione è tutta qui: la Chiesa Cattolica (come anche le istituzioni delle altre due religioni monoteiste) ha la convinzione di possedere una Verità Rivelata e di avere il diritto/dovere d’imporla anche a chi non la condivide e questo, dal mio punto di vista, non è accettabile… e non è nemmeno ecumenico.
Quando verrete a trovarmi, qui nella Contea, scoprirete che nella mia libreria, tra i tanti volumi, ci sono tutti i libri sacri delle principali religioni: il pensiero dell’Uomo m’interessa in ogni sua forma e, quindi, mi sono preso la briga di leggere la Bibbia ed i Vangeli, il Corano, la Torah ed il Talmud, le Sri Isopanisad induiste, testi di varie correnti del Buddhismo, il Bardo-Todol tibetano, testi sulla spiritualità sciamanica o su quella dei Nativi Americani, ecc.
Credo, senza false modestie, di poter dire che, in materia, non sono uno sprovveduto.
Alla luce di ciò mi sento anche di affermare che la Chiesa Cattolica può essere considerata tollerante e permissiva…solo se paragonata agli integralismi dell’Islam o dell’Ebraismo, ovvero della religione originale da cui è nata e dalla sua successiva evoluzione. A paragone, invece, della maggioranza delle altre fedi, le tre religioni monoteistiche sono le più assolutiste, e considerare l’operato della Chiesa tollerante e permissivo solo perché si paragona a quello di fanatici religiosi oscurantisti non è molto corretto.
Mi piacerebbe infinitamente poter evitare di occuparmi di ciò che la Chiesa dice o di quello che mette in atto; per farlo, però, occorrerebbe che la Chiesa stessa non uscisse costantemente dall’ambito della “cura delle anime”, che dovrebbe essere il suo compito, per invaderne altri… e non parlo solo della politica. I Cattolici vogliono credere nella Creazione? Nel fatto che le specie di animali sono immutabili? Ancora una volta liberi di farlo; ma non liberi di cercare d’impedire l’insegnamento delle teorie evoluzioniste nelle scuole, come accade in alcuni stati degli USA e come si è proposto anche in Italia… In fondo dovrebbero essere passati un po’ di anni da quando al povero Galileo fu imposto d’affermare che era il Sole a girare attorno alla Terra, eppure la Chiesa tenta ancora di dire alla Scienza cosa e come deve pensare. Anche questo non mi sta bene.
Dirò di più: non dovrebbe star bene in primo luogo ai Cattolici! Dovrebbero essere i primi a dire alle gerarchie ecclesiastiche: “Occupatevi delle anime…e lasciate stare il resto”.
Così come dovrebbero essere i primi ad indignarsi e protestare con forza di fronte non tanto ai diffusi casi di pedofilia tra i sacerdoti (che sono uomini e, per di più, costretti ad una castità non sempre desiderata) quanto al tentativo di garantire a questi personaggi una sorta d’immunità grazie al loro abito talare.
Se i buoni Cattolici vogliono evitare che gli anticlericali si scaglino contro la Chiesa per episodi del genere… lo facciano loro per primi, si facciano portatori di una ventata di rinnovamento… toglieranno forza alle armi ai loro avversari.
Ma non si può fare perché, in materia teologica, il Papa è infallibile!
Questa non la capisco, scusate.
Papa Pio X, agli inizi del secolo scorso, stabilì che le anime dei bambini non battezzati venivano indirizzate al Limbo; il Papa attuale ci ha informati che il Limbo non esiste e le anime dei bambini non battezzati vanno comunque in paradiso. Due Papi infallibili che affermano due cose contrarie?
Il problema, quando si parla in particolare della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, è che parliamo di tutto e del contrario di tutto: nella Chiesa ci sono e ci sono stati i preti-operai e quelli confindustriali, i Francescani ed i Gesuiti, quelli che nella Seconda Guerra Mondiale salutavano romanamente e benedicevano medagliette con la scritta “Dio stramaledica gli Inglesi” ed i preti-guerriglieri dell’America Latina, i Giordano Bruno e quelli che lo hanno bruciato vivo, i Cattolici dell’I.R.A. irlandese e quelli dell’Opus Dei spagnola… Ma i “buoni Cattolici” (buoni dal mio punto di vista, s’intende) dovrebbero smetterla di cercare di difendere ad ogni costo anche ciò che non è difendibile e che, per di più, sarebbe in primo luogo loro interesse debellare e sradicare.
Dire che nel Clero ci sono tante brave persone non può diventare la foglia di fico che copre le vergogne.
Elys dice che lei non obbliga nessuno a credere in Dio (e intende nel Dio dei Cattolici, ovviamente) e sono certo che per lei è così… Purtroppo la tendenza ad imporre le proprie idee è, invece, radicata in molti rappresentanti della Chiesa e, in merito, avrei un gran numero di significativi esempi che, per il momento, vi risparmio e che sciorinerò solo se costretto.
C’è poi un particolare che mi ha molto sorpreso, arrivando da una persona che mi è parsa sempre sensibile e delicata…quando non si affronta il tema della religione: affermare tautologicamente che la persona che è in disaccordo con noi ha la mentalità chiusa e si basa su una logica errata… intanto non è un argomento ma, appunto, solo un’affermazione; in secondo luogo è una vera e propria aggressione personale: è come dire “io con te non ci parlo perché sei stupida”… e questo non è carino, vero?
D’altra parte, quando si tocca questo tema, in molti fanno fatica a mantenersi equilibrati: lo abbiamo visto anche con l’Abietto che, dopo aver dato prova di grande misura quando si parlava di pedofilia, arrivando giustamente a mettere in guardia contro i nefasti effetti di ogni crociata… quando si sfiora l’argomento “Chiesa” prende lui stesso toni da crociato, investito dal Sacro Fuoco della Ragion Pura!
E tutto ciò è solo aria fritta, bassa macelleria… Ben più importante sarebbe parlare (se lo si potesse fare con delicata calma) delle ragioni psicologiche profonde che stanno alla base delle scelte (religiose, ateistiche, agnostiche) degli individui…
In ogni caso, per rispondere anche all’Abietto che aderirebbe al fantomatico Partito solo se certo di non trovarsi in quella che, per lui, è una cattiva compagnia, aggiungerò che la discriminante è che le opinioni personali non interferiscano con le scelte di carattere eminentemente politico: in altre parole se una persona la pensa come me su cosa accidenti fare per evitare che questo pianeta vada del tutto a puttane o, più modestamente, su come dare ai giovani di questo Paese un futuro decente ed agli anziani una pensione decorosa… poi, nel suo privato, può anche passare la notte ad offrire fiori di ibisco alla Dea Ishtar, adorare il Mostro Volante a Forma di Spaghetti o comunicare telepaticamente con gli Alieni e, sino a che non mi viene a dire che gli Alieni vorrebbero conoscere il mio numero di carta di credito, a me sta bene.
Perché, sempre a proposito di libertà individuale, può anche darsi che alcune convinzioni abbiano più dignità di altre… ma non sarò certo io a decidere quali, così come non voglio che nessuno lo decida per me.

E adesso, se vi riesce, controllate la bagarre… prima o poi vorrei tornare a parlare di cose importanti.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non intendevo propriamente dire che chi non la pensa come me parte da una logica errata, anzi, sono la prima a cui piace confrontarsi. Però quando si viene attaccati su qualcosa verso la quale si crede fortemente, per carattere, viene spontaneo uscire da un tono equilibrato. Quanto hai detto tu lo accetto e riconosco che il difetto principale della Chiesa cattolica sia proprio quello di pretendere l'imposizione di dogmi religiosi al mondo laico. Ma le tue parole sono inclinate verso una sana e civile discussione, dove vedo che metti in evidenza pro e contro. Io vorrei che anche dalle persone come Abietto ci fosse questa predisposizione. Mi prendo le mie responsabilità nel dover mantenere una certa obiettività e mi sembra che riconoscendo il bisogno di cambiare alcune cose nell'istituzione ecclesiastica, ne abbia dato una piccola prova. Ma perchè anche coloro che sparano a zero contro la religione cristiana non tentano di essere un pochino più equilibrati nei loro giudizi? Partono subito a dire che "vivi nel mondo dei sogni", quando non è così se riconosco la necessità di correzione. Se riconosco che i preti sono uomini e come tali tacciabili di errori. Io vorrei solo questo.

Equo ha detto...

Ringrazio Elys per il tono pacato ed invito tutti, nella misura del possibile, ad uniformarvisi. Solo una piccola aggiunta: credo d'avere in comune con molti di voi il fatto che una delle cose che più mi facevano imbufalire da bambino fosse quando qualcuno mi diceva: "E' così perché lo dico io!" Quando le gerarchie ecclesiastiche affermano che solo loro possono interpretare i sacri testi assumono un atteggiamento che, in psicologia, chiameremmo "genitoriale" (il prete è il "padre", no?) che non considero né giusto, né adatto ai tempi e, oltretutto, un po' troppo comodo: quando la scienza contesta con prove provate qualche affermazione contenuta nella Bibbia o nel Corano, dichiarare che è un "mistero della Fede" è molto pratico per chi lo asserisce e molto frustrante per chi lo subisce. Non credo che sarò mai capace di delegare a chicchessia, prete, leader carismatico, nemmeno scienziato, la mia faticosamente costruita capacità di giudizio.
Di fronte al "E' così perché lo dico io!" mi sorge sempre il sospetto che chi lo afferma abbia finito le argomentazioni...

ska ha detto...

Parole sante, Equo!
Sottoscrivo dalla prima all'ultima parola.

elena ha detto...

Elys, complimenti. Apprezzo quello che hai scritto, davvero. Non voglio sostituirmi all'Abietto né tantomeno difenderlo (è capacissimo di farlo da solo, se vuole): vorrei solo spiegarti il mio punto di vista - che per molti aspetti coincide con il suo. Anch'io avrei potuto scrivere quello che ha detto lui - sicuramente con altre parole, dato che non siamo cloni né gemelli omozigoti. E probabilmente - anche se è quello che penso e altrove l'ho scritto - avrei dimenticato di aggiungere, al termine delle mie considerazioni, che comunque esistono persone degnissime anche nella chiesa cattolica, anche nei tanto attualmente discussi preti. Non per quieto vivere ma per esperienza personale. Voglio dire che non è così automatico, quando si critica qualche "istituzione", fare di tutta l'erba un fascio.
Il problema nasce, secondo me, dal fatto che chi critica è talmente infervorato nelle sue tesi da dimenticare quello che sa benissimo (appunto, il fatto che non tutto è marcio, non tutto è da bruciare) e da non sottolinearlo. Mentre chi sta dall'altra parte, chi crede in quello che viene criticato, è sulla difensiva e legge solo, appunto, le critiche. Non mi sembra che Abietto abbia scritto "tutti i preti sono da mandare al rogo cui per primi hanno condannato degli innocenti" e ritengo altamente condivisibile il suo scagliarsi contro i preti pedofili e chi li protegge, anche se fa parte della gerarchia ecclesiale ai massimi livelli. Un criminale (pedofilo, ladro, sfruttatore o assassino, non cambia nulla) non lo è di meno perché "fa parte di una determinata confessione religiosa", qualsiasi essa sia. Anzi. E' una persona da curare, innanzitutto per la credibilità di quella confessione, e concordo con Equo: sono proprio i suoi compagni di fede che dovrebbero indignarsi, denunciare e ribellarsi per primi.
Puoi dirmi che non è la stessa cosa - e in senso stretto non lo è - ma se io dovessi scoprire che un compagno della mia fede (politica) ruba, lo denuncerei immediatamente e con tutti i mezzi consentiti, anche sui giornali (ammesso che mi pubblicassero). Ti dirò di più: sarei ancora più severa che con un ladro "qualunquista", perché la coerenza è un valore a cui non posso rinunciare. Di gente che predica bene e razzola male ne ho piene le tasche... e personalmente non mi interessa, se si tratta di religione o politica. Io cerco di lottare per un mondo migliore... Ma per farlo non vado a predicare l'uguaglianza degli uomini ed il loro diritto ad una vita serena tenendo una decina di persone, più o meno maggiorenni, segregate nel box a produrre scarpe da tennis! Mi raccomando: questa è un'affermazione generica che in NESSUN modo voglio riferire alla gerarchia ecclesiale cattolica... :)

Anonimo ha detto...

Se le mie parole hanno offeso qualcuno, me ne dispiace, e pur tuttavia, rimangono le mie parole. Come diceva l'autore di una bellissima saga fantasy "Qualsiasi imbecille è in grado di vivere tutta la sua vita senza mai offendere nessuno". Questo non significa, naturalmente, che offendere qualcuno equivalga automaticamente a NON essere imbecilli, ma credo che il "politically correct" a tutti i costi sia una delle più gravi iatture della nostra società.

Come elys dice di non voler convertire nessuno, neanche io ho intenzione di far "perdere la fede" a nessuno, e infatti non mi sembra che fosse quello il nocciolo della questione, nei commenti precedenti. Dico la mia riguardo a questioni sociali e a un malcostume diffuso e cerco di argomentare e circostanziare le mie affermazioni. Pax.

Anonimo ha detto...

Spratz che è con me, ha detto che visto che Equo ha linkato il tuo blog Abbietto, se vuoi proseguire la discussione facciamola sul tuo blog!

Anonimo ha detto...

Molto volentieri, nogod è lì per questo. =)