giovedì 28 giugno 2007

SICUREZZA ED AGGRESSIVITA' 3


CAPITOLO 3 - Una definizione ed una storiella...

Cominciamo allora con il dire che per “aggressività” intenderemo sempre quella intraspecifica, ovvero quella che si manifesta tra individui della stessa specie.
Una tigre che sgozza un maiale selvatico può essere impressionante…ma non sta esercitando alcuna aggressività: caccia per nutrirsi e, ovviamente, non prova nessun tipo di animosità verso la preda.
La cosa, per altro, è anche segnalata dal linguaggio del corpo che, nella tigre come in tutti gli altri mammiferi, assume i tipici atteggiamenti segnalanti l’aggressività (orecchie abbassate, coda sferzante, fauci spalancate, ecc.) esclusivamente quando il confronto è con un’altra tigre, mentre la “gestualità della caccia” ha segnali ben distinti e diversi.
In questo senso l’aggressività, in natura, (come molti di voi sapranno) ha un suo specifico valore per la sopravvivenza della specie, che si manifesta in varie direzioni…
Intanto la “concorrenza” tra individui spinge alla colonizzazione di nuovi territori, aumentando la possibilità della scoperta di nuove risorse ed estendendo l’habitat della specie stessa.
Ma la validità più ovvia è quella di trasmettere i geni di elementi “alfa”, ovvero “dominanti” favorendo il miglioramento progressivo della specie stessa.

Su questo punto (come è già stato osservato in queste pagine) si è fatta molta confusione e, storicamente, il travisamento di alcuni concetti darwiniani prima e propri dell’etologia poi, è anche stato utilizzato per aberranti teorie su pretese “razze superiori” o sulla guerra che sarebbe “l’igiene del mondo” ed una trasposizione umana della “eterna legge del più forte”.
Niente di più falso: come si accennava ad imporsi, ad assumere il ruolo dominante e, quindi, a trasmettere i propri geni, è il più adatto all’ambiente ed alle circostanze in cui i rappresentanti della specie in questione si trovano al momento…

Facciamo un esempio divertente, tratto da un fatto accaduto una quindicina d’anni or sono?

Africa. Un “centro per la rieducazione” di scimpanzé sottratti a circhi e giardini zoologici privati. Il centro, ovviamente, è stato eretto presso una foresta che ospita degli scimpanzé “selvaggi”, ovvero viventi allo stato di natura, per inserirvi gradualmente quelli che i ricercatori “riabilitano”.
Gli scimpanzé selvaggi hanno capito presto che nei pressi del centro era possibile trovare abbondanza di cibo ed hanno iniziato a frequentare i dintorni, guardinghi ma curiosi.

In una di queste spedizioni d’esplorazione un branco si spinse sin nei pressi del recinto ed uno dei suoi elementi, rovistando qua e là, fece cadere il coperchio metallico di un bidone dei rifiuti. All’improvviso, inatteso ed inusuale fragore, tutti gli scimpanzé fuggirono sugli alberi circostanti, con grida di paura…
Di lì a poco, però, uno di essi (uno dei più giovani e meno robusti, che occupava un grado molto basso nella scala gerarchica del branco) si avvicinò con circospezione al coperchio, lo studiò, lo annusò e poi, afferratolo, vi picchiò sopra la mano con violenza, producendo altro fragore e suscitando nuovo spavento nei suoi compagni.
Egli, allora, si affrettò a rassicurarli con abbracci e suoni “di conforto”… ma tenendosi ben stretto il suo “tamburo di latta”... che ha continuato a portarsi dietro e che usa, quando serve, per spaventare gli altri scimpanzé, ma anche eventuali predatori che si avvicinino al branco.

Ovviamente è divenuto il “maschio alfa" del suo gruppo e si accoppia allegramente con le femmine che disdegnano i maschi più forti e più robusti… a vantaggio di questo… intellettuale che ha dimostrato di saper sfruttare meglio i mutamenti intervenuti nel loro ambiente per via della presenza dell’uomo e dei suoi oggetti…

Tuttavia anch’egli utilizza aggressività, quando picchia sul coperchio per terrorizzare i suoi simili…e se questa spinta al confronto, questa rivalità, è parte della natura di ogni animale superiore, che senso ha volerla negare nell’uomo, predicare cose come la non-violenza, la tolleranza, il pacifismo, il perdono?!

Per arrivare a capirlo dovremo parlare di molte cose…in particolare di sesso…
La prossima volta, però…

16 commenti:

ska ha detto...

Ahaha! Mi piace tanto la definizione dello scimpanzè "intellettuale", per cui le femmine snobbano i maschoini tutti muscoli! :)

Comunque ti sto seguendo....ma anche a me pare naturale riscontrare l'aggressività nell'uomo come negli altri animali. Ia ad esempio predico tanto la pace, ma sono io per prima ad essere certo non violenta, ma aggressiva sì. Posso solo dire che per la mia salute mentale è molto meglio che da qualche mese mi sia allontanata sensibilmente dal traffico di Roma: era lì che emergeva più chiaramente questa "caratteristica naturale".

Spratz ha detto...

Io non saprei che dire...non so mica se ho solo un lato aggressivo?!?
Ogni tanto...soprattutto quando sono sotto pressione...mi viene una voglia matta di picchiare la gente!!!! >____<

Se fossi stata al posto di una di quegli scimpanzé, sarei scesa dall’albero, mi sarei procurata un bastone andata da quello che aveva il coperchio e gli avrei dato una botta in testa e gli avrei fregato il “tamburo di latta”! Oppure avrei “usato” le armi femminili per impossessarmi del “tamburello”!!!

Spratz ha detto...

Domanda: ma non è che per difendere i maschi più forti e robusti, hanno mandato quello meno robusto? così se l'oggetto ignoto era mortale, loro non si sarebbero più avvicinati e sarebbe morto il più debole preservando la discendenza!
Solo che, essendo gli scimpanzè intelligenti, una volta impossessatosi del "tamburo di latta" se l'è tenuto usando quello al posto della forza fisica che gli mancava!

Domanda 2: si dovrebbe dedurre che intelligenza e prestanza fisica non vanno insieme? I cervelloni sono destinati ad essere brutti e i belli ad essere ignoranti?
(°___°)

Equo ha detto...

Risposte assortite (secondo me, off course), in attesa che i capitoli successivi approfondiscano.
Spratz: se uno degli scimpanzé avesse avuto abbastanza fantasia per anddare a fregare il coperchio, prendendo a bastonate il proprietario... probabilmente sarebbe stato lui a capire per primo l'uso del tamburello, no?
Tra gli scimpanzé (e le altre scimmie, antropomorfe e non)non funziona come tra gli uomini, dove chi dichiara la guerra manda gli altri a farla. Per restare capo-branco devi affrontare per primo i pericoli, perché se un altro lo fa al posto tuo...quando torna il capo è lui.
Ovviamente non c'è nessun nesso inversamente proporzionale tra "bellezza" o "forza" e intelligenza. Conosco delle donne bellissime e dotate di una mente sveglia e pronta e, per contro, uomini con spalle a bottiglia e petto di pollo che sono stupidi come una cozza bollita. Capita, tuttavia, che chi non è stato avvantaggiato dalla natura sul piano fisico si dia più da fare degli altri per compensare con una mente brillante, mentre chi pensa di valere già abbastanza per essere nato "dotato" si adagia sugli allori. Non è una regola...ma succede.

Anonimo ha detto...

Non so dire sinceramente se sia proprio aggressiva. Forse posso diventarlo, ma solo con l'atteggiamento e le parole, non certo perchè vado a menare (anche se la tentazione è forte...), quando supero il mio limite di sopportazione. In sostanza quando mi altero. Anche perchè non credo che la forza di carattere e la determinazione, possano avere a che fare con l'aggressività.
^____^ Per il resto credo di essere abbastanza coccolona!

Spratz ha detto...

Eh eh eh! eh noooo!!!La spatz-scimpanzé avrebbe ragionato in maniera diversa!!! mica è intelligente solo lui!!!^___^
Se lo frega un altro e lo usa restando vivo, forse non sarebbe più pericoloso come poteva sembrare a prima "vista"! e se usandolo gli altri scappano, significa che il potere è il quel "tamburo di latta"! tolto il tamburello tolto il potere!
Spratz andava là, lo bastonava e se fregava il mezzo del suo potere!?
Chiamiamolo desiderio di emulazione! ^_______^

ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah

Spratz ha detto...

X elys:
Coccolosa?...ti spiezzo!!!! viè! che è da un po' che non ti picchio più!!!
Fai l'amica e fatti picchiare!
su...su...

ah ah ah ah ah ah ah ah

Anonimo ha detto...

X Spratz: E bastaaaaaa!!! Io non mi faccio picchiare da nessunooooo! Chiaro? Ti aizzo contro la mia cucciolina! >___<

Spratz ha detto...

X elys:
Panciò mi vuole bene!? Non mi morderebbe mai!!
Però che noia...che ci siamo comprate a fare i guantoni se non li usiamo? U_____U

X Equo:
ma questo comportamento non è estensibile a tutte le razze animali, vero?
è un comportamento delle scimmie!

mah, se penso che una volta in televisione, in un documentario, ho sentito che a differirci dalle scimmie geneticamente c'è solo una piccola percentuale (se non ricordo male del 10%..o un 1,...% non ricordo bene...c'è un 1 comunque!)!!!
siamo molto più "vicine" a loro di quanto pensiamo!

elena ha detto...

Scusate, ma per cercare di spiegare quello che mi frulla per la testa ho bisogno di riportare, in fila, gli “spunti”…

“per “aggressività” intenderemo sempre quella intraspecifica, ovvero quella che si manifesta tra individui della stessa specie.”

“ad imporsi, ad assumere il ruolo dominante e, quindi, a trasmettere i propri geni, è il più adatto all’ambiente ed alle circostanze in cui i rappresentanti della specie in questione si trovano al momento…”

“e se questa spinta al confronto, questa rivalità, è parte della natura di ogni animale superiore, che senso ha volerla negare nell’uomo, predicare cose come la non-violenza, la tolleranza, il pacifismo, il perdono?!”

Dunque: forse non ho capito bene i termini della questione: mi sembra che "aggressività" non sia "violenza"... quindi non vedo il nesso tra le due cose. Voglio dire: lo scimpanzé alfa, anche quando fa uso di un comportamento aggressivo con il coperchio per tenere a bada o spaventare i suoi simili, lo può fare fino a quando uno scimpanzé “più alfa” non gli ruba il coperchio o smette di farsi intimidire. Se fosse violento, prenderebbe a cazzotti da subito tutti quelli che non lo considerano “abbastanza alfa” e mettono in discussione la sua supremazia…
Noi uomini, quando siamo aggressivi, possiamo comunque trovare qualcuno che lo è più di noi e ci rimette al nostro posto (in una discussione, ad esempio. Ma non solo e non tanto quando l’avversario strilla più di noi, come siamo ormai abituati a vedere: penso a quando l’avversario ci mette alle strette con la validità delle sue argomentazioni. Certo è dura ammetterlo… ma non farlo, quello sì, ci fa “varcare il confine” e diventare violenti). Quando siamo violenti, prendiamo un mitra, un machete, una bomba più o meno intelligente e la scaraventiamo in testa al nemico.
Tutto questo disquisire per dire che la non violenza non è necessariamente non-aggressività… ma forse c’è qualcosa che mi sfugge. Equo?

Quanto poi a me… sono aggressiva, violenta (a sentirmi parlare, a volte si potrebbe pensare che sono l’incarnazione dei peggio torturatori della storia… ma le mie son solo parole, dato che svengo anche solo a fare un prelievo di sangue…), ferocemente competitiva… quindi forse è meglio che sto zitta! :)

Anonimo ha detto...

"Tutto questo disquisire per dire che la non violenza non è necessariamente non-aggressività…"

Sono del tutto d'accordo. Pensate a Gandhi, il simbolo stesso della non-violenza. Ma in quanto ad aggressività pacata e decisa, essendo supportato da milioni e milioni di indiani, non credo si possa dire che ne fosse totalmente scevro. Dipende sempre dalle sfumature dei termini, naturalmente. Comunque anche la violenza è ovviamente un istinto innato nell'animale uomo. E con questo? Lo sono anche il senso collaborativo, l'affetto e l'empatia verso i propri simili. Non ha senso tracciare una riga arbitraria e dire "questo è autentico e questo no". L'uomo è un animale complesso, come la maggior parte degli animali superiori, dei cetacei e dei primati, e definire ciò che è "naturale" e ciò che non lo è, è oggetto di discussione ai massimi livelli tra etologi, sociologi e psicologi da decenni. Dubito che un commento sbrigativo come chi prende una versione distorta del darwinismo a giustificazione delle sue manie xenofobe possa archiviare il problema! =)

Equo ha detto...

Un po' di pazienza e vedrò di precisare il mio pensiero. Al momento un acciacco fisico mi rende penoso stare al PC... Appendo il cartello "Torno Subito" e vado a sdraiarmi sul divano...a giocare a "vegeto" davanti alla TV. Sorry...

Spratz ha detto...

Nuuuuu, Equo!!! Non dirmi che stai male!!!
Rimettiti in sesto presto, mi raccomando o niente incontro e poi devo virare su Elys e picchiarla al posto tuo!!!
Fatti fare tante coccole! Vedrai che ti sentirai meglio!! ;)

Mi sto un po’ confondendo... In termini semplicistici io ho dedotto questo, dal brano: che l’aggressività è qualcosa di innato. È quella caratteristica in comune a tutti gli esseri viventi. La violenza, non è innata, ma può essere il prodotto dell’aggressività, quando perde il suo essere “innato”. Ciò che differisce il lo “scimpanzé alfa” da tutti gli altri è quel pizzico di intelligenza in più che gli ha fatto fare delle associazioni “causa-effetto”, per cui ha collegato il fatto di battere sul coperchio alla paura dei compagni. Il coperchio è diventato il mezzo con cui, essendo il più debole fisicamente, esercita la sua aggressività nel momento in cui ha necessità di esercitarla: per difendersi, per accoppiarsi, per procurarsi il cibo. La violenza sarebbe stata nel momento in cui avesse usato il coperchio per sottomettere il gruppo per, ad esempio, voglia di potere (che non dovrebbe appartenere al mondo animale in questione...credo).
Di certo la linea che separa aggressività dalla violenza è molto sottile. E non è difficile varcarne il confine. Nell’uomo diventa ancor più complesso perché subentrano altri elementi.
Però, come ha scritto Elena, non credo si possa escludere apriori che a lungo andare un altro scimpanzé compia le stesse associazioni mentali e superi la paura oppure che trovi qualcos’altro che capovolga la situazione e faccia deporre lo scimpanzé “alfa”... .
O___o

Però, non è detto che gli scimpanzé, sottoposti a stimoli quotidianamente non possano "esercitare" l'intelligenza e avanzare nella loro evoluzione...un po' sulla falsariga dell'uomo (con le giuste differenze e distanze!)! Giusto?

elena ha detto...

Equo, rimettiti presto!!! Noi tre ti siamo vicini e tifiamo per te!
Un bacione e tanta suerte.

Yuri Abietti ha detto...

Caro Equo, hai tutta la mia comprensione... =(

Anonimo ha detto...

Equo mi dispiace leggere che non stai bene! Mi raccomando rimettiti presto!! ^___^ E fatti fare tante coccole!!