martedì 12 giugno 2007

LA GATTA FRETTOLOSA PARTORI' GATTINI CIECHI


Come hanno potuto notare i malaugurati frequentatori di questo blog, il gioco dell’estate consiste nel fondare il Partito del Futuro.
Alcuni degli aderenti della prima ora premono per accelerare i tempi… ed io, per non abbandonare il mio stile, rispondo con l’immancabile aneddoto…


Un giovane che voleva apprendere l’Arte della Spada chiese un giorno al suo Maestro quanto tempo gli ci sarebbe voluto per diventare veramente capace.

“Forse cinque anni” rispose il Maestro.

“Ma se io mi impegno moltissimo?” domandò ancora il giovane.

“Allora ce ne vorranno dieci” .

Sconcertato il ragazzo replicò:
“Forse non mi sono spiegato, Maestro. Quanto ci vorrà se io faccio dell’Arte della Spada l’unico scopo della mia vita?”

“In questo caso" – rispose il Maestro – “non ti basterà tutta la vita…”

Quando raccontavo questa storiella a dei ragazzi…facevano fatica a comprenderla, ma un semplice esempio chiariva loro il concetto.

“Vedete” – dicevo loro – “Voi studiate inglese a scuola. Se lo studiate solo per superare l’esame vi basteranno tre anni. Se decidete che, da grandi, volete fare gli interpreti, dovrete studiarlo per altri quattro o cinque… Se, poi, volete fare dello studio dell’inglese lo scopo della vostra vita… allora non finirete mai di studiarlo…”

Così, alla fin fine, quanto tempo occorrerà per completare una qualsiasi opera dipende, in buona sostanza, da quanto l’amiamo.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Verissimo!! Se pensi che Manzoni impiegò cinquat'anni a concludere i Promessi Sposi la dice lunga. Anche se "concludere" è un termine relativo nel suo caso. Se fosse vissuto ancora più a lungo non escludo che ci avrebbe rimesso mano!! Però a questo punto mi chiedo: tale "amore" è proprio solo per le arti in genere oppure va ad interessare qualsiasi mestiere? Secondo me abbraccia ogni sfera umana verso la quale si nutre passione.

Equo ha detto...

Naturalmente, Elys. Pensa ad un rapporto di coppia: se t'interessa solo il sesso bastano un paio d'ore; se ami quella persona vuoi invecchiarci insieme...

Anonimo ha detto...

Mah si, ma sull'amore lo sai, al momento non mi pronuncio! Marò attualmente sono molto nervosetta! E dire che la giornata non era neanche iniziata male!

Blue ha detto...

Anche voi mi siete mancati!!
Anche se credo che se il qui presente Maestro non la finisce di scrivere sempre cose bellissime non verrò più perchè mi toglie sempre le parole!! ;)))
Partito del futuro?!! Mi sa che devo aggiornarmi un pò..

Equo ha detto...

Ok, Blue, facciamo un patto: io dirò qualcosa di stolto ogni volta che Fassino dice qualcosa di sinistra o che il Berluska fa una scelta in favore del bene pubblico, ok? :-)
Elys... ho letto da qualche parte che l'unico vero peccato è lo spreco. Se ci pensi bene (se pensi allo spreco materiale od a quello emozionale) ti rendi conto che non è un'affermazione così banale...
Ora: è uno spreco, mi domando, investire sentimenti nei confronti di persone che, poi, si rivelano "inadeguate" ? Non credo: è un tentativo, magari un tentativo fallito, ma pur sempre un tentativo. Lo spreco consiste in una persona come te, ricca dentro, potenzialmente capace di donare amore...che se lo tiene stretto per paura d'essere ancora delusa e di soffrire. Permettetemi un piccolo excursus personale: quando conobbi la mia meravigliosa attuale compagna uscivo da una mazzata di quelle che fanno male. Il modello era stato:"Sei un uomo meraviglioso, non è mai stato come con te, mi capisci,a letto facciamo scintille...ma ti lascio e vado a cercare un ragioniere al catasto". Quando Miriam (la mia compagna) si è affacciata nella mia vita il mio "giudice interiore" è immediatamente intervenuto: "'azzo fai? Tanto lo sai come va a finire! Vuoi di nuovo star male? Vuoi sentire ancora che, per quanto tu faccia, non sarai mai abbastanza?!"
La risposta, non facile, me l'ha data una canzone di Vecchioni, là dove dice: "Non si è soli quando qualcuno se n'è andato; si è soli se qualcuno non è mai venuto..."
Se non avessi accettato il rischio del dolore mi sarei perso la meraviglia di questo nostro difficile, tormentato, luminoso, coinvolgente amore. Non t'invito certo alla non ponderazione... ma una persona come te, con tutto ciò che ha da dare, che si chiude in una corazza protettiva e si nega all'amore... è uno spreco che grida vendetta agli occhi del mondo!
Un abbraccione da orso... :-)

Anonimo ha detto...

Uffa Equo!! Se mi scrivi certe cose poi mi convinco davvero!! Seguirò il tuo consiglio e non mi chiuderò all'amore. In realtà non credo di essermi propriamente mai chiusa, credo di essere solo un pò in confusione dopo le ultime vicende e non so praticamente più qual è l'atteggiamento giusto da tenere. Forse, correggimi se sbaglio, la soluzione migliore è quella di agire secondo il mio sentire. Almeno l'istinto non mi ha mai tradita!! E quando non gli ho dato retta ho sbagliato!

elena ha detto...

Uffa, Equo! Perché devo sempre sentirmi "tirata in ballo" quando parli??? :)
Parli di gattini ciechi. Conoscevo la storiella e la sua morale, ma qui, in questo contesto specifico, mi sa che se attendiamo ancora un po' faremo gattini morti in nuce... cioè mai partoriti, e non so cos'è peggio. O meglio: dal mio punto i vista, un gattino cieco, per quanto limitato in alcune attività, può comunque farsi sentire. Un non-gattino no!
D'altra parte, la destra con cui discutere esiste in misura minima (quella rappresentata e forte è puro egoismo e caciaroneria), la sinistra è confusa pasticciona e in svendita (tipo saldi...). Il baffetto parla di inutilità di "sinistra di lotta e di governo" mentre farebbe meglio a riconoscere che, per lui, è la sinistra stessa a non avere senso. Infatti sta al centro. La "sinistra radicale" parla parla parla... Il sindacato difende sé stesso. Apriamo i giornali al mattino e... ditemi, quanti di voi hanno ancora la forza di stupirsi per l'ennesima truffa/guerra/schifezza che si scopre? Le ultime intercettazioni telefoniche tenderebbero a dimostrare che... sono tutti uguali. Ma va anche detto che QUESTA casta di giornalisti non brilla per obiettività e coraggio. Nel frattempo noi invecchiamo senza lavoro, senza futuro, senza prospettive. Allora, di chi ci possiamo fidare? Cosa dobbiamo aspettare? Di non avere nemmanco più la forza di pensare???
Mao parlava di teoria-pratica-teoria. Visto che di teorie ne abbiamo viste abbastanza... :)))
E scusate se ho riportato bruscamente la discussione al punto di partenza. I casi altrui non mi interessano come pettegolezzo (non mi ci nutro, delle delusioni e/o dubbi e problemi altrui, ecco cosa intendo), ma penso che un argomento toccante e serio come le chiusure del cuore a causa di delusioni (anche se per certi versi potrebbero essere riportate nel calderone delle chiusure in generale) siano troppo seri, tanto seri da meritare uno spazio autonomo. Maestro, facci un post! Così imperverserò anche di là...
Ultima considerazione: attenzione Equo. Ti sei condannato ad una vita di saggezza... se vuoi mantenere il patto con Blue, d'ora innanzi ti è negata la benché minima battutina... :)

Equo ha detto...

Solo un paio di commenti veloci per Elena...poi, magari, sulle questioni più difficili, ci facciamo davvero dei post... Intanto chi l'ha detto che una "vita di saggezza" non prevede battutine? Usciamo dalla visione del saggio che DEVE anche essere ingrugnato e solenne! Alcuni dei miei Maestri erano dei dannati burloni...e dei veri saggi della miglior specie... Ed avete presente Tiziano Terzani? Non ha mai cessato di saper ridere... Insomma (e sono certo che Elena lo sa) la rivoluzione epocale che ci attende passa prima d'ogni cosa attraverso l'abbattimento degli stereotipi... In quanto al resto... in parole semplici e schiette, ma non per questo meno vere, Elena ha "riassunto" il programma del fantomatico Partito del Futuro: riportare l'Uomo ed i suoi bisogni (materiali e spirituali) al centro dell'attenzione e smetterla con una politica autoreferenziale, che serve solo a garantire la sopravvivenza anacronistica di un sistema non più adatto ai grandi sconvolgimenti che stanno trasformando il mondo. Personalmente (con un po' di stupore all'inizio, anni or sono) ho scoperto di sentirmi più vicino a persone come (permettimi la citazione, amico mio) il Capitano, che si dichiara di Destra, ma che ha nell'animo una spinta ideale, una pulsione di passione, un anelito di liberazione... piuttosto che ai tristi burocrati di una sedicernte Sinistra imbalsamata. La gente comune fatica (a ragione) nel cogliere le differenze all'interno di una classe politica che converge scientemente verso una centrale banalità. Occorre "ridare cuore" alla politica, riportare passione e tensione nel rapporto tra Paese reale e "palazzo"... ormai ridotto ad uno di quei matrimoni che si trascinano per abitudine. OH! Cosa sento bisbigliare? "Belle parole...ma cosa possiamo fare? Siamo una goccia nel mare..."
Vero.
Ma il mare è fatto di gocce.

Anonimo ha detto...

Se il Partito del Futuro ha tra le sue priorità la negazione di qualsiasi forma di essere superiore e sovrannaturale, la distinzione netta, assoluta e precisa tra Stato e Chiesa e il rifiuto di qualsiasi forma dogmatica e superstiziosa di origine antica o medievale, allora certamente io posso essere dei vostri. Ma non credo nei calderoni (come la sinistra attuale che tiene dentro di sé atei e anticlericali come la Rosa nel Pugno e cattolici integralisti come il Movimento per la Vita). Bisogna fare delle scelte, per quanto scomode, e io personalmente preferisco scegliere l'uomo e il qui ed ora che immaginari codici morali astratti derivati da presunte scritture rivelate, nell'attesa di un premio o di una punizione dopo la morte.
Date un'occhiata al mio nuovo blog, è nel link. Saluti.

Equo ha detto...

Personalmente ritengo che le questioni relative alla fede o a qualsivoglia altra forma di spiritualità siano strettamente personali e non debbano riguardare l'attività di carattere politico. Il che, ovviamente, significa che ognuno, nel fantomatico Partito del Futuro, è libero di credere o non credere in ciò che vuole a patto che non intenda imporre le proprie convinzioni agli altri. Nei casi di "conflitti di convinzioni" dovrebbe valere la "regola della libertà". Faccio un esempio: un cattolico ritiene che il matrimonio dovrebbe essere indissolubile? Bene: l'esistenza della possibilità di divorzio non lo obbliga certo a separarsi, egli può ancora vivere secondo i suoi principi. Al contrario imporre anche a chi non ha questa convinzione una coesistenza forzata viola i suoi diritti personali. Al Partito del Futuro può aderire anche un fedele del Flying Spaghetti Monster, purché la sua fede non interferisca con le sue scelte politiche...

Anonimo ha detto...

Mi rendo conto, e in termini di principio sono d'accordo. Ma il fatto che ognuno abbia il diritto di credere in ciò che vuole non significa che tutte le credenze abbiano uguale dignità, e prova ne è il fatto che se una persona afferma di essere in contatto telepatico con gli alieni, lo consideriamo matto. Io rispetto privatamente la fede di ognuno, ma pretendo la libertà di espressione e di critica nei confronti di tale fede, soprattutto quando essa viene esportata in affari politici, sociali ed economici. Qualcuno ha definito il cristianesimo: "La credenza che uno zombie ebraico cosmico, che era il suo stesso padre ed è nato da una madre vergine in modo asessuato, può farti vivere per sempre se mangi simbolicamente la sua carne e gli dici telepaticamente che lo accetti come signore, in modo che egli possa rimuovere le forze malvagie dalla tua anima, che avrebbe già dovuto rimuovere con il suo sacrificio in primo luogo, che sono presenti perché una donna nata da una costola è stata ingannata da un serpente parlante e ha mangiato da un albero magico." Io spero che prima o poi nasca un partito o una forza politica o sociale che veda tutto questo esattamente come noi vediamo quelli che parlano con gli alieni.

ska ha detto...

Dissento, Abietto, pur se tendenzialmente potrei essere d'accordo con te, a livello personale, sull'assurdità di certi dogmi. Ok per la separazione fra Stato e Chiesa...sarebbe anche ora, d'altronde! Ma non vedo cosa dovrebbe importarci del credo dei nostri rappresentanti: è una forma di fondamentalismo laico (mi si passi l'espressione), non credi?
Poi io non credo che l'uomo starebbe meglio senza la religione...senza organizzazioni che la impongono e si fanno portavoci della morale pubblica certamente!

Per quel che mi riguarda, direi di essere cristiana (ma in un senso mooolto allargato...tanto che recentemente mi hanno addirittura accusato di essere satanista, cosa di cui non mi ero mai accorta..) ma non cattolica, e ritengo tutto quanto da te elencato semplice liturgia, che antropologicamente serve a tramandare e perpetuare la fede. Non è detto però che noi "individui illuminati" la sappiamo più lunga dei fedeli. Ed esprimersi nel modo in cui hai fatto tu mi pare un po' offensivo, sinceramente. Io non appartengo al novero di coloro che credono nelle cose da te elencate, ma rispetto la fede altrui, e la metto nel solco di ciò che divide il noto, il razionale, dall'ignoto e insondabile.
Per quel che mi riguarda non ho alcuna difficoltà a credere negli alieni, né in Dio.

Con immutata simpatia (cavolo, devi essere più incavolato di me...) :)

Ska

elena ha detto...

Precisazione: non sono io, caro Equo, a negarti la possibilità di essere faceto. Sei tu! Se per godere di una tua battutina dobbiamo aspettare che "Fassino dica qualcosa di sinistra" o che "Berlusconi faccia una scelta in favore del bene pubblico", sarò pessimista ma... :)
Per me, ridere fa solo bene. E se si fa per battute intelligenti è ancora meglio! Infatti, nonostante ridere faccia muovere meno muscoli che stare "ingrugnati", i miei (muscoli) si muovono talmente tanto che c'ho le tipiche rughe di espressione di chi passa la vita a ridere. Come io faccia, visti i tempi, non si sa. I miei detrattori sostengono che è perché ho poco cervello... ma una risata li seppellirà!
Abietto, Ska: qualcuno disse che "la religione è l'oppio dei poveri". Mica aveva torto: se trovi qualcuno su cui scaricare i tuoi fallimenti, a cui delegare le tue aspirazioni, ti risparmi la fatica di "fare"... Però questa è una visione MOLTO di parte. In fondo, anche gli ideali possono in qualche modo essere vissuti in modo "religioso". Se credo che tutti gli uomini siano uguali e mi batto perché questo non resti solo teoria, ecco che non sono religioso in senso stretto ma assumo lo spirito del crociato. Al di là delle definizioni delle credenze altrui - per quanto possano fare sorridere - per me chiunque può ritenersi quello che gli pare. Basta che si ricordi che "la sua libertà finisce dove comincia la mia", che, ovviamente, vale anche al contrario.
Comunque, tanto per "attualizzare" ancora di più: poiché ultimamente il parlamento ha votato in modo trasversale per la non abolizione del PRA (servizio pubblico a gestione privata dell'ACI) perché, a detta della sinistra radicale, bisogna tutelare i lavoratori che forse verrebbero licenziati, mi sembra evidente che urge muoversi: Se invece che muoversi così avesero palesato le loro preoccupazioni imponendo che lo smantellamento del PRA non avesse automaticamente significato la dismissione dei lavoratori, non sarebbe stato più proficuo per tutti? Invece no, teniamoci un ente inutile ed elefantiaco in nome del peggio assistenzialismo democristiano. O no?
Vogliamo cominciare a scegliere i colori della bandiera o teniamo quella proposta da Equo???
Ultima considerazione, per ora: il Capitano di destra? Non l'avrei mai detto! Oddio, sono proprio imbottita di stereotipi!!! Devo disintossicarmi un po'... :)

Equo ha detto...

Ho capito: mi tocca fare un post sulla fede, tanto per chiarire il mio pensiero...Mica mi posso limitare ad un commentino: in fondo godo del diritto del padrone di casa! Dato che vorrei che si mantenesse in questo blog un clima disteso e si continuasse a cercare più ciò che ci accomuna che quello che ci divide e che quando si parla d'intime convinzioni personali si rischia sempre di ferire delle suscettibilità...mi prenderò una pausa di riflessione.
In quanto alla Destra ed alla Sinistra (non avrei mai pensato di dirlo!) oggi i confini sono confusi ... forse anche queste categorie ottocentesche andrebbero riviste...
ma anche questo è discorso spinoso da affrontare con un fiato maggiore...

ska ha detto...

Pausa di riflessione??? Si dice sempre quando si vuole scaricare qualcuno....vabbè, vorrà dire che andrò a fare shopping e a farmi un nuovo taglio di capelli. ;)
Scherzi a parte, fai bene a parlare così...ho visto che nell'ultimo post è già successo quanto da te temuto.
Da parte mia, mi fa un po' strano assumere questa posizione rispetto all'abietto....sono io, tradizionalmente, la mangiapreti! :D
Alla fin fine, la penso come lui. E anch'io credo che "la religione sia l'oppio dei popoli"....ma mica ho mai detto che TUTTE le droghe fanno male!
Conosco dei veri cristiani, che non sono andati al family day, che non giudicano quanto fanno gli altri, e che da una parte vivono la loro fede in modo intimo e personale, dall'altra la mettono in pratica, nell'unico modo possibile: amore e impegno verso il prossimo.
Non posso dimenticare quanto sia stato rivoluzioanrio il messaggio di Gesù, più di 2000 anni fa. Quando i derelitti valevano meno di un buon asino da soma, e i bambini erano solo fastidiose bocche da sfamare.
Pensate solo a quello che fanno/hanno fatto i preti operai, fautori della teologia della liberazione, in piena conformità al messaggio di eguaglianza sociale predicato da Cristo.
Va bene, va bene: aspetto il tuo post.

Sulla bandiera vorrei dire invece che quell'azzurrino fa un po' Silvio, no?

Anonimo ha detto...

Quello che trovo fantastico della fede è il fatto di non poterci fare umorismo, di non poterne parlare in modo critico, di non poterla attaccare in alcun modo. Perché sennò "offendi le convinzioni e le credenze di qualcuno, e questo è male." Il che è molto comodo. E, inoltre, riguarda solo ed esclusivamente il fatto di credere in Dio. Se togliete Dio e mettete qualsiasi altra cosa, allora diventa del tutto *ragionevole* fare discorsi come quelli che ho fatto negli ultimi due post. Solo Dio ha questo status "speciale" di inattaccabilità a priori. Il che, ovviamente, è del tutto sbagliato ed è qualcosa a cui non voglio affatto allinearmi. Come dice il buon Richard Dawkins, quando si esprime un pensiero scomodo nei confronti della fede in Dio, si viene attaccati e censurati e criticati da tutti, spesso anche da moltissimi atei. Questo è uno degli effetti più terrificanti della cultura in cui siamo immersi.

Riguardo poi al fatto che molta gente, anche molti atei, prendano qualcos'altro e lo mettano al posto di Dio (ad esempio, che so, il Soviet Supremo o il Libretto Rosso) è assolutamente *OVVIO* che mi trovate totalmente d'accordo. Non è tanto Dio che bisogna abbattere, quanto il desiderio di affidarsi in quel modo, acriticamente, a *qualsiasi* cosa. Il problema è che chi crede in Dio in modo "privato" e va al Family Day, non crede più in modo privato. Il problema è che le masse sono influenzabili e si muovono seguendo le linee di minore resistenza. Il fatto è che avere fede acritica e senza prove in qualcosa di sovrannaturale, anche se si è persone estremamente ragionevoli, tolleranti e aperte al dialogo, si prepara comunque quel terreno, quell'humus da cui può scaturire l'integralismo religioso di chi si fa saltare in aria con gli esplosivi o di chi fa guerra bombardando in nome di Dio. Perché fin dalla culla ci viene insegnato che la fede non ha bisogno di prove, e che la fede di per sé, in quanto tale, è una virtù. E questa è un'aberrazione dell'animo umano che dobbiamo sradicare totalmente se vogliamo *davvero* costruire un mondo diverso. Altrimenti, sarà soltanto la Fattoria degli Animali e prima o poi qualcuno sarà "più uguale degli altri".