domenica 18 febbraio 2007
FERMARE LA LANCIA
Il post sul vecchio Maestro Mo ha innestato una discussione che trovo molto stimolante, per cui mi sento in dovere di fare una precisazione che, se volete, è anche una nuova provocazione.
Nelle lingue ideogrammatiche il termine che indica le Arti Marziali (Wu-Shu in cinese e Bujutsu in giapponese) significa, se tradotto tenendo conto di tutti i significati dei suoi ideogrammi, “l’Arte di fermare la Lancia”.
Sì, avete letto bene: non l’Arte di spezzare le ossa e neppure l’Arte di spaccare la faccia agli imbecilli, ma l’Arte di FERMARE la Lancia, ovvero, di mettere fine alla guerra.
Gli antichi Monaci Shao-Lin od i Nobili Guerrieri Erranti di Mo-Ti si allenavano per tutta la vita a combattere…per non doverlo fare mai. Bastava, infatti, che mostrassero il tatuaggio che indicava il loro rango e, quindi, il loro addestramento, perché gli eventuali avversari si convincessero che era meglio discutere con calma.
Nell’Arte giapponese della Spada s’apprendono dei “trucchi” per l’estrazione veloce della Katana: questi accorgimenti si resero necessari perché un Maestro di Spada NON estraeva mai l’arma per primo e, quindi, era sempre in ritardo.
Tuttavia, dopo che ho cercato di convincere il mio avversario al dialogo, dopo che gli ho fatto comprendere in ogni modo che voglio evitare il combattimento, non ho il diritto di lasciarlo prevalere, perché, in questo modo, s’incoraggiano la sua arroganza e la sua prepotenza… e questo non è bene neanche per lui.
Un tempo un mio Allievo mi chiese quale fosse la differenza tra, ad esempio, un Monaco Francescano ed uno dei Monaci-Guerrieri di cui gli parlavo.
“Semplice…” – risposi – “Se dai uno schiaffo ad un Francescano lui ti offre l’altra guancia e ti fa un sermone sul valore della mitezza. Se cerchi di dare uno schiaffo ad un Monaco-Guerriero, lui lo para, ti sloga un polso…e poi ti fa un sermone sul valore della mitezza…”
Da molti, molti anni non ho colpito nessuno perché in preda alla rabbia od alla sua sorella, la paura.
Mi è capitato di colpire per educare, per insegnare che, come viene detto ne “Il Corvo” … “Vittime non lo siamo tutti!”
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12 commenti:
Più ti leggo e più mi piacete, tu e quello che scrivi.
Questa è una risposta migliore della mia alla "domanda" di Skakkina sulla necessità della violenza... grazie Maestro!
... ergo, urgono le indicazioni che ti ho chiesto... :)
Complimenti. E bellissima la spiegazione della differenza fra un francescano e il monaco guerriero. Quest'ultimo mi fa un po' più simpatia... ;)
Un saluto, "Maestro" ;)
(inchino)
tsè! Ma vedi vedi che tipi questi, ma vedi vedi di cosa parlano questi.
Bravi. :)
PS: talvolta vorrei poter rispondere privatamente a qualcuno di voi, magari per chiedere dei consigli, magari per darne... Ma esiste un metodo per scambiarci gli indirizzi e-mail senza pubblicarli qui e renderli di pubblico dominio con il risultato di ricevere tonnellate di spam? Si accettano suggerimenti.
Non saprei. Il mio lo trovi sul mio profilo, da quando l'ho pubblicato non ho ricevuto tanti spam quanti me ne aspettavo: solo 2 o 3...ma il timore ce l'ho pure io. Se vuoi puoi scrivermi così avrò il tuo indirizzo, e se a Elena e Nunzio va bene posso darti anche i loro.
Meraviglioso questo post.
Spesso si confondono i concetti di Forza e Violenza, spesso si associa l'arte marziale ad un desiderio di far male... eppure -correggetemi se sbaglio- le arti marziali servono a difendersi e non ad attaccare!
Caro Equo, ho letto ad Istanbul che avevi una cosa da chiedermi... dimmi pure!
Per scambiarci contatti senza che altri li leggano, un trucchetto ci sarebbe: io ad esempio commento un vecchio post di Equo, lasciandogli scritta la mia e-mail. Se lui ha attivata l'opzione del blog che invia una mail ag ogni nuovo commento, può andare a colpo sicuro a leggerla e poi cancellare quel commento. Avrà l'indirizzo mail che gli ho lasciato ma quasi nessuno riuscirà a beccarlo!
BUENA VIDA Y SUERTE!
Geniale, capitano! Ne ho imparata un'altra... grazie!
Quanto alle arti marziali ed al loro essere prettamente di difesa, non sono un'esperta (quindi attendo conferma da Equo), ma mi risulta che non sia del tutto esatto. L'unica disciplina che insegna solo reazioni ad eventuali attacchi è l'aikido - per il resto, puoi partire tu per primo. Sbaglio, Maestro?
Skak, condivido la tua scelta... però se al posto del francescano ci fosse stato un gesuita, non lo so... :)
Suerte a tutti!
Non ci ho capito niente.. il vino..
poi mi spiegate della opzione ok?
Notte..........
Ho paura che il discorso sulle Arti Marziali sarebbe troppo complesso da fare qui. In effetti solo l'Aikido è nato come tecnica esclusivamente difensiva, ma il problema non è tecnico, è...spirituale o, se preferite, psicologico. E' il tipo di preparazione mentale che conta e questa, purtroppo, non si fa quasi in nessun Dojo (palestra di Arti Marziali - letteralmente: il Luogo della Via). Magari, a spizzichi e bocconi, salteranno fuori altri frammenti del mosaico. Oppure, se a qualcuno interessa, posso consigliare qualche buon libro...
Ok, Capitano: ricevo la mail di avviso dei commenti...vedi un po' tu. ((( )))
Ora ho capito, scusate per ieri ma non ci stavo molto con la testa...
Beh, la mia mail è così privata che sta praticamente pubblicata sul mio profilo.... e il contatto msn ha lo stesso indirizzo......
Baci e.. a presto!!
Bellissimo questo post "Maestro"...mi piace molto quello che scrivi e curiosamente lo trovo sempre in linea con la mia " filosofia di vita"!!
Grazie, Blue. E' bello sapere di non essere soli. :-)
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