lunedì 8 gennaio 2007
PER RIPRENDERE IL DISCORSO...
Da una vita desideravo una casa con un caminetto e, da un paio d'Inverni, ho finalmente realizzato il sogno, scoprendo, al contempo, nuove verità... Ad esempio che il fuoco è esigente e vanitoso: vuole la tua attenzione e, se lo trascuri, se lo dai per scontato, si spegne in un attimo. Un po' come l'amore tra due persone, non è vero? Ma il caminetto mi ha insegnato un'altra cosa. Ogni giorno bisogna pulirlo, togliere la cenere del fuoco del giorno prima. Così ho provato a trasformare questo ingrato compito da Cenerentola in un "esercizio" che mi potesse essere di qualche utilità: mentre spazzo il camino provo a pulire anche il mio spirito. Mi domando, insomma, quanta cenere abbia lasciato il giorno precedente: rancori, delusioni, malinconie, rimpianti...e li spazzo via, per poter accendere un caldo fuoco nuovo. Pulire il caminetto è diventato un momento di meditazione su me stesso, un regalo che mi faccio ogni mattina.
E, se un camino non ce l'avete...che importa?
Siete certi che, per accendere il fuoco della vostra giornata sia necessario?
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5 commenti:
Per fortuna non ho il caminetto, ma se adottassi la tua filosofia dovrei pulirlo molto più spesso.. la vita deposita troppa cenere sull'anima.. per fortuna che c'è ancora tanto fuoco...
E questo, amica mia, è ciò che conta.
Lo "slogan" che avevo voluto, sulla carta intestata del mio Centro, recitava:
"Bisogna bruciarsi cento volte, ma continuare ad amare il fuoco".
La cenere che la vita ti deposita sull'anima diviene esperienza, i dolori diventano ricordi, le ferite si mutano in cicatrici e non sanguinano più. E siamo pronti... a bruciarci un'altra volta :-)
Tanto il centro ustioni è sempre aperto...
per sdrammatizzare, va'!
Ehi! Il Centro Antiustioni sono io!!!
:-))
Non parlavo di te, dicevo in generale, come pronto soccorso...
;)
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